Convezione Politeama – Conservatorio Tchaikovsky, è cosa fatta

Stamani la conferenza stampa in cui sono stati illustrati i termini della partnership alla presenza dei vertici del teatro e dell'amministrazione comunale oltre che del Maestro Arlia

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    di Danilo Colacino 

    La convenzione tra il Teatro Politeama e il Conservatorio Tchaikovsky è cosa fatta. La notizia, ormai nota perché diffusa nei giorni scorsi, è stata per così dire arricchita dai dettagli stamani quando i vertici dell’Amministrazione comunale, del Foglietti e il direttore del Tchaikovsky Filippo Arlia hanno incontrato i giornalisti per illustrargli questa importante partnership. A parlarne è stato il dg del Conservatorio con sede a Nocera Terinese Piero Pullia, che si è occupato degli aspetti tecnici lavorando per mesi a stretto contatto con il suo omologo del Politeama Aldo Costa. già dal prossimo anno saranno attivati i corsi pre-accademici. L’inizio è convenzionalmente fissato per l’1 novembre con chiusura al 31 ottobre, essendo equiparato all’A.A. delle Università. A partire da giugno, invece, ci saranno gli esami che si terranno a Catanzaro. Saranno previsti anche 4 Master e Tavoli di Lavoro su Didattica, Produzione artistica e Ricerca. Il numero delle iscrizioni è fissato a 100, quota ritenuta idonea ad assicurare il giusto equilibrio fra qualità (aspetto su cui è stato posto l’accento) e quantità dell’offerta formativa.

    Le ricadute dell’accordo. “Quello che non c’era, adesso c’è”, verrebbe da commentare mutuando o parafrasando un noto slogan pubblicitario del passato. Un messaggio che, al netto di ogni altra considerazione, è stato veicolato in una mattinata caratterizzata come premesso dal ‘faccia a faccia’ fra le cariche apicali della classe politica cittadina e del Foglietti e gli operatori dell’informazione. Un’occasione in cui il mantra è stato: “La Fondazione si è attivata per rendere il Politeama sotto ogni aspetto un teatro fruibile dal pubblico durante la stagione, ma anche un luogo aperto alla città nella speranza che diventi una fucina di talenti allevati in casa”.

    La conferenza stampa. Solito ‘valzer’ di interventi – scanditi dal responsabile della comunicazione del teatro Sergio Dragone, mai come oggi in veste di metronomo alla luce delle tante personalità che hanno preso la parola – per comunicare al meglio il valore e i positivi riverberi sul tessuto sociale catanzarese della convenzione stipulata tra il Foglietti e il Tchaikovsky.  Alla conferenza stampa non mancava proprio alcuno dei ‘big del settore’ e della politica. A cominciare dal sindaco Sergio Abramo, affiancato dal vice Ivan Cardamone, proseguendo con il presidente del consiglio comunale Marco Polimeni, l’assessore all’Istruzione Nuccia Carrozza, il vicepresidente della Fondazione Politeama Nuccio Marullo, il sovrintendente del Foglietti Gianvito Casadonte, il dg Costa (già citato unitamente al collega del Conservatorio Pullia), le due direttrici di Area artistica Antonietta Santacroce e Giovanna Massara e naturalmente il direttore del Tchaikovsky Arlia, talentuoso e promettentissimo giovane artista apprezzato lo scorso 5 maggio a Catanzaro in occasione della messa in scena del celeberrimo Otello. Un successo di pubblico e di critica.

    Le dichiarazioni. Primo microfono aperto, quello del sindaco: “Abbiamo cercato, direi riuscendoci, di alimentare il fervore registratosi in città con una serie di iniziative ed eventi che ne fanno ormai la culla della cultura a livello provinciale e regionale”. Vantiamo, anche in pieno centro storico, Facoltà universitarie, musei, luoghi di esposizione e incontro e spazi dedicati all’intrattenimento musicale e non solo”. Sulla stessa scia Cardamone: “Oggi c’è una realtà privata sinergica con l’Amministrazione comunale capace di produrre rassegne come il Magna Graecia Film Festival, tra i più noti e prestigiosi, e il Festival d’Autunno, fra i più longevi e graditi dalla gente, tanto per citarne alcuni”. Un concetto sposato anche da Polimeni: “Siamo il laboratorio culturale della Calabria. Lo affermo senza tema di smentite. Basti pensare, oltre a quanto elencato in precedenza, a Catanzaro Design Week, che quest’anno sarà diretto da Fabio Rotella, ad Altrove e ad altre kermesse che stanno addirittura riscuotendo l’attenzione dei media nazionali ed esteri”. Soddisfatta, e non poteva essere altrimenti, pure la Carrozza: In appena 9 mesi di lavoro, di strada ne abbiamo fatta parecchia”. Costa ha invece deciso di rispolverare un vecchio slogan, in voga a Catanzaro negli anni ’70: “Abbiamo bombardato di iniziative culturali la città come pianificavamo in pochi, ragazzi di allora, oltre quattro decenni fa. Un dato, però, non può e non deve sfuggire: Siamo l’unico teatro della regione a poter vantare una programmazione continuativa e strutturata ad alti livelli. Corsi, masterclass, eventi collaterali e naturalmente un Cartellone di prim’ordine impreziosito dalla Lirica a costi davvero contenuti”. E a proposito di Lirica, ecco a seguire le affermazioni di uno che sulla specifica materia ha un certo titolo per mettere bocca, il Maestro Arlia: “Sono il più giovane direttore di un Conservatorio in Italia (è infatti una sorta di enfant prodige under 30, ndr). La mia filosofia di insegnamento è di accompagnare gli allievi dalla stanza dove si fa didattica al palcoscenico. Altra prerogativa del Tchaikovsky è l’integrazione fra i generi con l’apertura al Jazz e al Pop, per adeguarsi ai tempi, oltre all’offerta della preparazione alla direzione d’orchestra pur nella consapevolezza del poco spazio nel nostro Paese per la Musica Classica. Aggiungo infine la produzione di pietre miliari come Traviata, Rigoletto, Pagliacci, Cavalleria Rusticana e come ovvio l’Otello a cui avete assistito qui circa un mese fa”. A chiudere Casadonte: “Dall’interazione con Arlia, con cui ci siamo annusati e piaciuti subito (frase che ha strappato una risata in un clima di compiaciuta goliardia fra i diretti interessati, ndr), è venuta fuori l’idea della collaborazione. Un fatto che mi dà l’opportunità di rafforzare un concetto: il Politeama è il faro della Calabria in una fase in cui invece le luci della ribalta si spengono per tanti motivi, economici soprattutto, come a Lamezia. Una realtà limitrofa, privata del teatro, con cui sono solidale, offrendo per quanto possibile ospitalità”. Prima degli interventi la proiezione di un video sull’Otello prodotto da Archimedia di Vittore Ferrara.

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