Fabio Guerriero, Abramo fa rivendicazioni ma senza indicare soluzioni

Il presidente dei Socialdem stigmatizza: Il sindaco non va oltre sterili proposte

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    Non può lasciarci indifferente l’ultima sortita del Sindaco di Catanzaro che rivendica per il nostro capoluogo la candidatura alla Presidenza della Giunta e che però ben si guarda da indicare i confini politici, o meglio ancora quelli programmatici, dentro i quali il candidato deve proporsi.

    A mio avviso è necessario andare oltre questa proposta sterile, e dinnanzi ad un preoccupante avanzamento del populismo destroso che ci “distrae” dalle tante difficoltà quotidiane con la “guerra” ai migranti, ritengo sia indispensabile che gli uomini e le donne di buona volontà si spoglino delle loro vesti ideologiche per promuovere, in Calabria, una stagione di profondo cambiamento che metta il contrasto alla povertà al centro della sua proposta.

    Dopo decenni di speranze di riscatto della nostra terra, puntualmente deluse alla prova dei fatti, è giunto il momento che la Calabria, operosa e pensante, si assuma le proprie responsabilità ed inizi un percorso di aggregazione delle tante forze sane che sappiano trovare sintesi almeno su tre temi. Questioni cruciali quali: lavoro, sanità e migrazione dei nostri giovani. Azione, questa dell’aggregazione, indispensabile prima che la nostra terra divenga definitivamente un luogo in cui sarà inutile crescere figli e speranze.

    Sono, a mio avviso, questi i tre temi su cui si è registrato il più grande fallimento degli ultimi 10 anni di governo regionale. Basta guardare, infatti, all’ultima relazione della Banca d’Italia da cui si evince che il 40% dei calabresi vive in stato di povertà quasi assoluta ed i dati ISTAT certificano che, mentre Scura ed Oliverio litigano, l’aspettativa di vita in Calabria è 3 anni più basso che in altre regioni di Italia per via di una sanità inefficiente. Nei fatti si muore prima e non per volontà divina ma per inadeguatezza di chi governa i processi sanitari regionali.

    Faccio mie le parole del filosofo Edmund Burke il quale asseriva che “per far vincere il male è sufficiente che i buoni non facciano nulla” e su questo tema chiamo alla responsabilità le tante persone capaci ed oneste che conosco per invitarli a misurarsi con i problemi che la stragrande maggioranza dei calabresi vive e che non hanno trovato ascolto nella azione politica di questo governo regionale e del suo predecessore.

    Governo e governatori che hanno privilegiato, in ogni ambito, la fedeltà alla competenza e i cui risultati (o per meglio dire gli insuccessi) sono e saranno una zavorra per le future generazioni.

    Il mio invito è quindi rivolto a chi, spoglio di magliette di parte, voglia dare il suo contributo a cambiare la rotta. E per farlo vi è bisogno di “nuovi traghettatori”, giovani, ispirati, provenienti dal mondo delle professioni, animati da vera passione civile che sappiano porre un argine tra l’illegalità, l’inconcludenza amministrativa e la capacità di dare risposte ai bisogni attraverso il privilegio dei meriti.

    Fabio Guerriero

    Presidente Socialdem

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