Un bruttissimo secondo tempo condanna il Crotone contro il Verona che espugna lo Scida

Peccato perché ci sarà tanto da ricostruire dopo questo 1 a 2 incassato dall’Hellas  

Più informazioni su


    Procolo GUIDA dall’Ezio Scida

    Al “riabilitando” stadio “Ezio Scida” va di scena il primo vero big-match di questa inedita serie B 2018/20… e19 squadre: Crotone e Verona non sono solo le prime due retrocesse lo scorso anno ad incontrarsi; sono anche seconda e terza in classifica con due allenatori importanti e di personalità che hanno infatti inciso sulla campagna acquisti per interpretare un campionato di vertice.

    Stroppa insiste con il suo più che convincente il 3-5-2 davanti a Festa (che sostituisce precauzionalmente Cordaz), il terzetto formato da Cuomo, Sampirisi e Marchizza. A centrocampo Benali nelle vesti del regista, sugli esterni Faraoni e Martella con Rohden e Firenze ai loro lati interni e provvidenza Simy a fianco di certezza Nalini. Lo aveva detto in conferenza Stroppa: non è e non sarà mai bocciatura per nessuno, ovviamente nemmeno per Budimir che oggi parte dalla panchina.

    Tante conferme anche per Grosso ed il suo 4-3-1-2: fra i pali Silvestri, linea a 4 di difesa guidata dalla coppia di centrali Caracciolo-Marrone. Laribi agirà molto probabilmente da trequartista alle spalle delle due punte Matos ed il 98 Tupta a sostituire Pazzini, reduce dalla tripletta all’Ascoli. Curiosità per l’impiego di Dawidovicz sulla linea di centrocampo, lui che di professione ha quasi sempre fatto il centrale difensivo e che sembra che Grosso abbia fortemente voluto proprio per farlo giocare in mediana.

    E nei primissimi minuti è proprio il polacco numero 27 a sembrare di avere anche dimestichezza in un palleggio propositivo per i suoi che con personalità occupano la metà campo rossoblu.

    Dopo 10 minuti la gara sembra dire che ci saranno colpi a disposizione di entrambe ad un destro di esterno di Nalini è Cuomo, di testa, a togliere le castagne dal fuoco su un bel traversone dalla sinistra scaligera.

    Grosso si agita ed urla tantissimo e Matos risponde con una bella conclusione al 13’.

    Un minuto più tardi tre leggerezze consecutive di Marchizza (che va di tacco su un rilancio veronese), di Cuomo (che non chiude il suo lato come si deve) e di Festa (che non trattiene un pallone non irresistibile) portano in vantaggio la squadra del campione del mondo in panca con Henderson.

    Il Crotone ha il merito di scuotersi con la manovra ragionata e costruisce due palle goal in un minuto: con Faraoni che mette in mezzo un pallone invitante strapazzato in angolo e con un colpo di testa solo sfiorato da Simy proprio sul corner.

    Ed è sempre dalle fasce che arrivano buone notizie dal Crotone: con Faraoni e Martella che sembrano poter garantire pericoli costanti per la squadra veronese che è meglio tenere lontana dall’area di Festa.

    Al 25’ è Benali a rubare palla sulla trequarti e servire Nalini che di pochissimo mette sopra l’incrocio sinistro difeso da Silvestre. Ma subito dopo, a conferma della pericolosità offensiva degli scaligeri, è Tupta a mangiarsi un’agevole occasione per raddoppiare mettendo solo a lato.

    Al 30’ è invece Faraoni a sfiorare di testa il pareggio con Silvestri che si deve superare per difendere il vantaggio.

    Dopo 10 minuti di ritmi (più che comprensibilmente) più bassi è di nuovo un’accelerazione di Nalini a procurare un buon angolo per i padroni di casa che non sfruttano come potrebbero.

    La prima frazione di gioco si chiude con il pubblico che (a nostro avviso ingenerosonamente) mostra spazientimento per un goal che non è arrivato solo per caso. Certo le due mezzali dovranno mostrare maggiore dinamicità (e ci sono carte da giocare che si chiamano Stoian e Budimir).

    Infatti, pronti via e Stroppa mette subito Stoian al posto di Martella spostando quinto Firenze.

    Ma è nuovamente la parte destra a sembrare di mostrare maggiore dinamicità: è Nalini al 48’ infatti a costringere Silvestri ad una uscita sui piedi dell’attaccante crotonese.

    I padroni di casa cercano nuovamente di allargare il campo di gioco, ci mettono pazienza e volontà, nonostante qualche imprecisione ed una dinamicità insufficiente.

    Stoian comincia a regalare qualità e carisma (lanciando Nalini che costringe al giallo Caracciolo) ma il Verona è ordinato anche difendendo.

    Ed arriva la mazzata: è Tupta a lanciarsi in contropiede a prendere il palo a raccogliere la respinta del legno ed appoggiare all’accorrente Colombatto che sfrutta un velo di Matos mettendo al sette sulla sinistra dell’incolpevole Festa.

    Il Crotone, per 5 minuti perde completamente le misure lanciandosi all’arrembaggio in maniera anche pericolosa (anche se estemporanea) ma è il Verona a rischiare di sguazzare.

    E Grosso mette Ragusa al posto di Laribi per tentare di involarsi negli praterie a disposizione; Stroppa risponde con Spinelli a sostituire Simy.

    Al 25’ di questo tortuoso secondo tempo il Crotone prova a mettere ordine e cercare soprattutto di non imbarcare pericolosissime ripartenze: può essere un merito cercare di riportare equilibrio, anche se entra Budimir per Sampirisi…

    Prova a schierarsi a 4 dietro Stroppa, con Firenze basso a sinistra e Stoian, già “nascosto” da qualche minuto, troppo statico dietro ad un evanescente Spinelli.

    Intanto Grosso ha l’agio di provare il sudcoreano Lee al posto di Matos…

    Al 80’ Spinelli cicca un’altra palla e deprime le già esigue convinzioni dei suoi.

    E’ un peccato perché il primo tempo del Crotone non avrebbe meritato questa sciagurata prestazione nei secondi 45’ che rischiano di “segnare” un cammino che si infiamma con l’ennesima (rispetto alle altre gare) perla di Firenze che inventa una traiettoria impossibile anche per l’ottimo Silvestri.

    Grosso (che a dire il vero non si era mai fermato) ricomincia subito ad urlare… e Lee ed un arbitro non proprio di grandissima personalità fanno perdere più di qualche minuto prezioso.

    Budimir avrebbe la palla giusta al 90’, ma colpisce debole di testa al centro dell’area un ottima palla di Firenze. Ci sono 4 minuti di forcing da usare… e Almici fa l’ennesima sceneggiata.

    C’è però il tempo di una rovesciata di Firenze e della consapevolezza che se soli 5 minuti del secondo tempo ci hanno fatto sperare contro una grande squadra… allora tutto è possibile! E speriamo che la sud riesca a trascinare queste convinzioni che in tribuna latitano in sfavore del credo Stroppa.

     

    Crotone 1 (Firenze al 85’)

    Verona  2  (Henderson al 14’; Colombatto al 57’)

    Crotone: Festa; Cuomo, Sampirisi (Budimir dal 71’), Marchizza; Faraoni (amm. al 62’), Rohden, Benali, Firenze, Martella (Stoian dal 46’); Simy (dal 65’ Spinelli), Nalini.

    A disp.: Cordaz (GK), Figliuzzi (GK), Golemic, Stoian, Crociata, Budimir, Molina, Zanellato, Vaisanen, Spinelli, Aristoteles.

    Allenatore: Giovanni Stroppa.

    Hellas Verona: Silvestri; Almici (amm. al 61’), Caracciolo (amm. al 55’), Marrone, Crescenzi; Henderson, Colombatto, Dawidovicz; Laribi (Ragusa dal 61’); Matos (dal 77’ Lee), Tupta (Cissè dal 69’).

    A disp.: Ferrari (GK), Tozzo (GK), Eguelfi, Gustafsson, Ragusa, Balkovec, Lee, Cisse, Zaccagni, Calvano, Kumbulla, Danzi

    Allenatore: Fabio Grosso.

    Ha diretto il sig. Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata coadiuvato dagli assistenti Colarossi e Formato. Il quarto uomo è stato Vigile.

     

    Più informazioni su