Riace: Viminale, trasferire migranti e chiude il ‘Modello’

Lucano: 'Lo Stato continua a darci addosso, la mia amarezza è immensa'

Più informazioni su


    Con una circolare il Viminale ha disposto il trasferimento dei migranti accolti nei centri del Comune calabrese di Riace e ha chiesto all’amministrazione comunale la rendicontazione di tutte le spese sostenute, sollecitando “ad inviare la relativa documentazione secondo le modalità previste dal manuale di rendicontazione Sprar”.
     
    Secondo quanto si apprende, già dalla scorsa estate il Viminale aveva bloccato alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dall’amministrazione di Riace. Nel 2018, il Comune calabrese non ha ricevuto fondi e il 30 luglio scorso il sindaco Mimmo Lucano – agli arresti domiciliari per una inchiesta che riguarda proprio la gestione del ‘modello’ Riace – era stato avvisato della revoca dei finanziamenti diventata ufficiale all’inizio di questa settimana.
     
    Immediata la reazione del sindaco del comune jonico calabrese, Mimmo Lucano, agli arresti domiciliari perché accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti che ha detto “Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti é in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale”. 
     
    I migranti di Riace, secondo quanto si apprende, verranno trasferiti già dalla prossima settimana e e nel giro di un mese dovrebbero essere ricollocati in altri centri. Il coordinamento delle operazioni è affidata al Servizio Centrale, ufficio istituito dall’Anci che gestisce la rete Sprar. I primi stop ai finanziamenti per presunte irregolarità, si riferiscono ad anni precedenti sulla scorta delle prime segnalazioni degli ispettori ministeriali che iniziarono la loro attività nel 2016.
     
    “Io mi chiedo – ha aggiunto Lucano – come sia possibile pensare di distruggere in questo modo il ‘modello Riace’, descritto da innumerevoli personalità, politici, intellettuali, artisti, come un’esperienza straordinaria. Non si può cancellare una storia semplicemente straordinaria e che ha suscitato l’interesse e l’apprezzamento di tutto il mondo. Lo Stato continua incredibilmente a darci addosso. La mia amarezza é immensa. La persecuzione nei nostri confronti – aggiunge Lucano – é cominciata già da qualche anno. Ci sono state due relazioni della Prefettura di Reggio Calabria che si sono contraddette l’una con l’altra, una positiva ed un’altra negativa. Prima ci hanno elogiati e poi criticato. Tutto questo é assurdo”.

    Più informazioni su