Oktoberfest a Rende: accoglienza, divertimento e turismo

Cresce sempre di più l’appeal dell’evento rendese. Ieri sera sul palco la squadra di calcio cittadina 

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    RENDE – Accoglienza, divertimento e birraturismo. Senza dimenticarsi, però, relax, giochi e intrattenimento. Tutto questo, è l’Oktoberfest Calabria in tour, partito lo scorso 24 ottobre con l’edizione numero uno e destinato a diventare uno degli eventi più vincenti del territorio. Che la festa, piaccia, lo dicono i numeri. Sempre più crescenti, lo dicono i volti della gente, lo dicono le tante persone in fila che, sin dall’ apertura della prima botte, non vogliono mancare alla magia della festa. E, poi, brindare alla salute, alla vita, all’entusiasmo, alla gioia, fa bene. Fa, davvero bene. Dicevamo dei volti. Tanti, felici e festanti. Come i bambini, con i bambini. Bambini come Riccardo, arzillo 75enne di Torino che, partito dalla città sabauda a bordo del suo camper, con moglie e amici al seguito, ha voluto timbrare il cartellino di fedeltà alla festa bavarese, scegliendo di premiare Rende. “Mi diverto che è una meraviglia. Qui, mi sento a casa. La gente è ospitale, vera, autentica, genuina. Come la birra che scorre. Bere, non è solo uno dei grandi piaceri della vita, se fatto con intelligenza, diventa anche un grande momento di convivialità”. Riccardo, si diverte a giocare con dei bimbi tra i tavoli dell’area mercatale, scelta come epicentro della festa. Già la festa. Si respira un’atmosfera contagiosa. Di relax e pura energia.

    Quello che piace di quest’evento è l’inclusività: una festa che, non esclude nessuno. Una festa che “allarga” le braccia per accogliere grandi e piccini. E, mentre i grandi, sorseggiano i boccaloni delle più famose ed aromatizzate “bionde”, i più piccoli si divertono a brindare con le gustosissime bevande analcoliche, create dai sapienti maestri della Paulaner. E, poi, come non sottolineare il fascino di essere serviti a tavola da ragazze e ragazzi, con indosso i costumi tipici della Baviera. Anche questa è una festa, di colori e di tradizioni. Di costumi e di storia. Oktoberfest è anche buona musica e folklore. L’energia coinvolgente e travolgente degli Zabatta Staila e la coreografica e trascinante musica popolare dei Sabatum Quartet, sono stati i “decibel” di una festa che ha conquistato tutti, ha fatto ballare tutti, ha fatto brindare tutti. Altro bel momento è stata la Fanfara dei Bersaglieri, cerimonia solenne come quella della Santa Messa, celebrata nella grande casa del divertimento. Ma, la prima edizione rendese dell’Oktoberfest è stata anche lo sport. Il Rende Calcio, infatti, è salito in passerella per mostrare, indossando una maglia speciale, la vitalità dei suoi 50 anni di storia. Mezzo secolo di gloriosa presenza nei campionati. Campionati, affrontati con entusiasmo e passione. Anche in questo campionato, il Rende, nuovo nella guida tecnica e nell’intelaiatura di squadra, spinto dalla passionalità della propria tifoseria, sta scrivendo l’ennesima pagina bella della sua storia. La squadra del patron Fabio Coscarella allenata da mister Francesco Modesto, seconda forza del campionato, domenica dopo domenica sta dimostrando tutta la sua forza. La maglia, come detto, pensata, realizzata per l’evento dei 50 anni, verrà indossata dal Rende in una gara del campionato e poi verrà messa all’asta. Il ricavato andrà in beneficenza. Perchè, anche il calcio è un veicolo straordinario per essere vicino agli altri, alle loro sofferenze. E, nel corso della sua storia, il Rende Calcio ha dimostrato di saper vincere sul campo ma, anche, fuori. L’Oktoberfest è, inoltre, stata l’occasione per far sedere tutti intorno allo stesso tavolo la politica. La politica del fare, la politica dell’esserci. Vedere i sindaci Marcello Manna, Mario Occhiuto, Giovanni Greco, Antonio Palermo e Lucio Di Gioia alzare i calici e sorseggiare, è una bella immagine. E’ la fotografia di un modo di fare politica che va oltre i confini, che va al di là del campanilismo. Allora, questo stare insieme, potrebbe essere la prova generale di una concertazione per pensare, progettare e programmare l’area urbana? Chissà. Intanto la festa continua. E, continua, fino a giorno 4. Quindi, in alto i calici. Prosit e buona festa a tutti.

    Carmine Calabrese

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