Cosenza, a Palermo serve la gara perfetta

Contro i rosanero, sarà dura. Braglia tiene tutti sulla corda. Nel 96/97 l'unico acuto dei Lupi

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    Una prova d’orgoglio. Una prova di testa, di cuore e di grinta. Per il Cosenza, la trasferta di Palermo, non rappresenta solo la gara di cartello dell’undicesima giornata di campionato ma, qualcosa di più. Rappresenta la gara della svolta, la partita del cuore, rossoblù. Sì, perché, seppur sulla strada del Cosenza, il campionato mette l’ennesimo cliente scomodo, i Lupi, non partono certo battuti. Nè, soprattutto, sono disposti ad “immolarsi” come vittima sacrificale del famelico undici siciliano. Al “Barbera”, farà caldo. Non dal punto di vista meteorologico ma, sotto l’aspetto della tensione, dell’agonismo e della cattiveria agonistica. Le due squadre arrivano all’ora X, fissata per domani, con inizio alle 15, con differenti spiriti. I rosaneri, infatti, dopo il blitz di Carpi, respira aria d’altura, osservando tutti dal secondo gradino del podio. I Lupi, invece, si stanno ancora disintossicando dalle “tossine” accumulate per il pari interno con il Pescara. Un pari che ha tante “madri”: l’incertezza di Cerofolini sulla “spizzata” di testa di Crecco, la disinvoltura dell’arbitro Guccini di Albano Laziale, l’unico a vedere il pallone oltrepassare la linea bianca, la cecità dello stesso direttore di gara su un paleate fallo di mano in area abruzzese e, non certo per ultimo, l’incapacità della squadra di Braglia a “blindare” la vittoria. Ma, ormai tutto questo non fa più testo. Il Cosenza deve scendere in campo, facendo la voce grossa. Deve affrontare i padroni di casa, giocando la gara perfetta. Sul pullman per Palermo, non sono saliti il lungodegente Trovato e gli infortunati Capela, Tiritiello, Perez, Schetino e D’Orazio. Per la gara contro i rosanero, Braglia valuta di rimettere Bruccini in mezzo al campo. Il suo eventuale utilizzo, convincerà il tecnico toscano a decidere chi schierare e con quale modulo. Lo stesso Braglia, inoltre, sfoglia la margherita per scegliere chi mandare in porta. Saracco e Cerofolini si giocheranno il posto fino a domani. Chiunque andrà in campo, dovrà farlo dando, come al solito, il 100% e oltre. Lo dovrà fare e dare per la maglia, per la classifica, per l’autostima e per la passionalità dei tifosi, pronti a seguire i Lupi oltre lo Stretto. Parlare di Palermo-Cosenza, significa parlare di una classica del campionato cadetto. Le statistiche dei confronti tra rosanero e rossoblù, condannano i Lupi. Su ben 12 incontri, sono state sei le vittorie dei siciliani, cinque i pareggi e uno solo l’acuto rossoblù. Era il campionato 96/97. Sulla panchina dei Lupi, sedeva il professor Franco Scoglio. Allora fu 1-3. Il blitz portò la firma di Logarzo, Miceli e Guidoni. Chissà se domani…

    Carmine Calabrese

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