Aemilia, i parenti del sequestratore: ‘Innocente e non cattivo’

Nipote e cognato parlano fuori dall'ufficio postale  

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    “Mio zio non è una persona cattiva. Mi dispiace per le povere persone lì dentro. Lo sta facendo perché pensa di aver avuto una condanna ingiusta. Non è colpevole, lo ha fatto perché è innocente”. Così la nipote di Francesco Amato, ha parlato, fuori dall’ufficio postale di Pieve Modolena del gesto del parente. “Lui non fa male a nessuno, vuole solo giustizia. Lui è invalido dalla mano destra: 19 anni di galera è chiaro che il sangue bolle. Non sapevamo nulla di quello che avrebbe fatto, ma non è cattivo”, ha detto invece il cognato dell’imputato condannato per Aemilia. (ANSA)

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