Tribunale Riesame: Lucano viola legge con naturalezza allarmante

Dure le motivazioni del Tribunale del Riesame sul sindaco sospeso di Riace coinvolto nell'indagine sull'immigrazione

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    “La fa da padrone il tornaconto politico-elettorale del Lucano che in più di un’occasione fa la conta dei voti che gli sarebbero derivati dalle persone impiegate presso le associazioni e-o destinatarie di borse lavoro e prestazioni occasionali, persone molte delle quali inutili a fini lavorativi o addirittura non espletanti l’incarico loro affidato, sovrabbondanti rispetto ai bisogni eppure assunte o remunerate anche in via occasionale per il ritorno politico-elettorale”. E’ duro il Tribunale del Riesame sul sindaco sospeso di Riace Domenico Lucano nonostante la decisione di revocare gli arresti domiciliari per l’indagine sulle sue politiche di accoglienza all’immigrazione in cui è coinvolto. Le motivazione rese note ieri sottolineano pure “che le cifre sciorinate dal Lucano come corrisposte ai dipendenti delle associazioni sono elevate, ma egli (Lucano) non fa mistero della necessità del mantenimento di questo ingranaggio per potere ancora gestire la cosa pubblica e mantenere così quel modello Riace, o meglio i numeri per Riace che avrebbe dovuto continuare a essere modello nella immagine restituita al mondo intero”. “Lucano non può gestire la cosa pubblica, né gestire denaro pubblico mai e in alcun modo. Egli è totalmente incapace di farlo e, in nome di principi umanitari e di diritti costituzionalmente garantiti, viola la legge con naturalezza e spregiudicatezza allarmanti”

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