Volley C femminile. Cosenza batte Lamezia al “tie break”

La ragazze rossoblù prima rischiano di stravincere e poi tirano un sospiro di sollievo per aver evitato una sconfitta beffarda. La sedicenne lametina Sacha Costabile top scorer con 25 punti.

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    VOLLEY COSENZA – ASD-BIESSE LAMEZIA: 3-2 (25-13, 23-25, 25-14, 25-17, 28-30, 15-12)

    Cosenza: Ferraro (4), Zinghini (15), De Luca (cap., 22), Luciani (21), Mazzuca (4), Filippelli (13), Salvo (L1), Napoli, Caruso, Massaro, Manfredi, Mordente. All.: Tonino Chirumbolo.

    Lamezia: Ruberto (2), Butera Aur. (6), Brigante (cap., 18), Costabile (25), Trimboli N. M. (10), Talarico (4), Ermio (L1), Butera Aless., Trovato, Trimboli S., Strangis. All.: Giancarlo Grandinetti.

    Arbitri: Luca Verta e Rosamaria Carvelli.

    Note: Ace: Cosenza (17), Lamezia (10); Err./Batt.: Cosenza (7), Lamezia (16); Muri: Cosenza (10), Lamezia (6). Durata del match: 1 h e 15 minuti

     

    Cosenza trova la vittoria che le serviva, per il morale e per la classifica, ma quanta fatica e quanti rimpianti. Alla vigilia, conoscendo la qualità della Biesse Lamezia (la Magica Volley, per capirci), anche un punto sarebbe stato gradito: le ragazze allenate da un capitano di lungo corso come Giancarlo Grandinetti avevano fama di giocatrici di carattere e questo poteva essere un grosso ostacolo per le padrone di casa, che alternano momenti di gioco brioso a cali notevoli di umore.

    La chiave doveva essere una, per De Luca e compagne: aggredire in battuta le avversarie fin dai primi minuti.

    A giudicare da come si è messo subito il primo set, la tattica funzionava benissimo: la ricezione della Biesse soffriva in modo indicibile (sei ace presi non sono pochi)  le bordate di tutte le giocatrici di casa che si alternavano al servizio e più di tutte il libero, nonostante gli incoraggiamenti delle compagne ed il caloroso tifo di un nutrito gruppo di mamme-tifose lametine presenti sulle tribune del palazzetto di via Popilia. A dire il vero, neanche la ricezione del Cosenza era da premio Oscar, ma la palleggiatrice (Ferraro) poteva contare su Luciani e Zinghinì, che aggiustavano al meglio tutte le situazioni. Ancora non in partita De Luca, che però darà il meglio di sé nel prosieguo della gara. Le centrali Mazzuca e Filippelli, che avevano pochi palloni da sfruttare in attacco, davano un grande contributo in battuta e a muro. Questo spiega il baratro che a mano a mano divideva le due squadre: 8-5, 12-6, fino al 25-13 finale.

    Molto più equilibrata la situazione nel secondo parziale. Partiva alla grande Lamezia (5-3 e 8-4), ma De Luca e compagne agganciavano le rivali sul 10-10. Si andava avanti a break e contro-break, ma il punteggio era sempre in equilibrio: 17-17 e 23-23, dopo che Cosenza si era portata sul 21-18 e poi sul 23-21. A questo punto, ecco il turno di battuta della centrale lametina Talarico: con lei al servizio, la Magica piazzava un micidiale 4-0 di parziale (con due ace) e il set finiva sul 25-23.

    Molto diverso il terzo parziale, con le lametine sempre avanti, seppure di poco, fino al 12-10. Qui il tecnico di casa, Tonino Chirumbolo, chiamava il time out, per riordinare un po’ le idee ribadire alcune raccomandazioni tattiche un po’ messe da parte dalle proprie atlete. Si rientrava in campo e il Cosenza volava in un attimo sul 17-12, con un break di 7-0 e poi sul 19-13 (9-1 di parziale). Nonostante un timido tentativo di rimonta, la sorte di questo set era già decisa: 25-17 per le rossoblù, in ventisei minuti.

    A questo punto, considerando le premesse e vedendo come la situazione stava evolvendo, un po’ tutti, sulle gradinate del Pala Ferraro il pensierino su una vittoria da tre punti l’avevano fatto, soprattutto per come le ragazze avevano reagito al buon inizio delle avversarie: 3-6, 5-7 e poi subito 10-10 e 15-13. Il time out chiesto da Grandinetti non sembrava sortire grandi risultati, perché Cosenza accelerava e si portava sul 24-21, con tre match ball a disposizione. E qui, fermo restando il contributo in errori delle padrone di casa, veniva fuori il cuore delle ospiti, con un crescendo di attacchi micidiali, dopo le troppe incertezze iniziali, delle due schiacciatrici laterali: la capitana Brigante (18 punti, per lei) e Sacha Costabile, che con i suoi 25 punti finali sarà la top scorer della serata. Le rossoblù sprecavano un altro paio di momenti decisivi (sul 25-24 e 27-26) e poi venivano punite da Costabile sul punteggio di 30-28, dopo trentadue minuti mozzafiato.

    I sostenitori lametini hanno giustamente recriminato sulle sedici (!) battute sbagliate nel corso della gara, ma anche nei due set vinti, a guardare bene, gli errori ci sono stati, ma il resto (ricezione e soprattutto l’attacco) aveva nettamente contribuito a ribaltare a loro favore la situazione.

    Arrivati sul due set pari, c’era il fondato rischio che dai possibili tre punti Cosenza restasse con un punticino solo e tanto rammarico. Era chiaro che Lamezia si sarebbe presentata in campo con il morale più alto: lo dimostrava con un meritato 8-6 al cambio di campo. Nonostante il time out di Chirumbolo sul 7-9, la situazione pareva non cambiare: 12-10 per le ospiti.

    A questo punto, soprattutto per merito di Luciani e Filippelli, tutto si ribaltava, nella mente di chi era in campo: Lamezia tornava titubante e le cosentine tornavano quelle del primo set: piazzavano un micidiale break di 5-0 e potevano urlare di gioia per lo scampato pericolo: 15-12 e due punti preziosi che alla vigilia non erano da considerare proprio certissimi.

    Sergio Lionetti

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