Simona Zampina, da Catanzaro con Baglioni al Festival di Sanremo

Il suo grande amore è la danza e lei lo ha inseguito fino ad arrivare nella compagnia di Giuliano Peparini nel tour di Claudio Baglioni 'Al Centro' e poi sul palco dell' Ariston al festival di Sanremo con grinta e orgoglio


Stanca, ma soddisfatta nella sua prima serata romana di riposo non sembra aver perso la sua grinta, dopo 14 giorni di trasferta a Sanremo, Simona Zampina, la catanzarese che al Festival di Sanremo ha ballato sulle note di Claudio Baglioni

Non solo canzoni, ma comunque musica e note, in un sogno realizzato, lontano da casa, perché per farlo, ha raccontato Simona a Catanzaroinforma.it, per “ballare a certi livelli puoi solo decidere di andare via”. E lei lo ha fatto a 18 anni “dopo aver terminato gli studi, perché era giusto così”.

Sul palco dell’ Ariston ha danzato con la compagnia di Giuliano Peparini che accompagna Claudio Baglioni nel suo tour “Al Centro”, che sarà anche in Calabria a marzo, e che per il Festival ha rivisitato le coreografie. 

Simona Zampina, però, era già stata a Sanremo con Romeo e Giulietta “anche se questa – ha spiegato – è stata una esperienza più piena perché siamo stati ospiti, in quanto ballerini del corpo di ballo del tour di Claudio Baglioni ‘Al Centro’ e quindi tutte le serate sul palco”.

Un’esperienza che non ha esitato a definire “bellissima e vissuta a 360°”, anche se fisicamente stancante visto che lei e i suoi colleghi sono arrivati nella cittadina ligure una settimana prima dell’inizio del Festival di Sanremo. “Siamo stati lì 14 giorni, abbiamo lavorato e fatto le prove prima. C’è magia, e posso dire che si prova una grande soddisfazione, perché non è un palco normale, Sanremo è importante”. 

E dopo un tour con lui iniziato a settembre 2018 e che proseguirà fino ad aprile, Simona Zampina parla anche di Claudio Baglioni. “Claudio – ha sottolineato – è un grande artista, pazzesco e un festival presentato da lui ha un valore aggiunto, poi so che ci sono state molte critiche, ma quelle ci sono sempre e credo che questa edizione sia stata stupenda come quella dell’anno scorso. Lui, però, è un artista pazzesco e anche a livello umano, è una grande persona”.

Simona Zampina da Catanzaro a Sanremo: il vincitore? sorprendente; io avrei preferito Enrico Nigiotti

Impossibile non parlare delle polemiche sorte dopo la proclamazione del vincitore del festival di Sanremo anche con Simona Zampina, che era lì e ha vissuto tutta l’atmosfera sanremese.

“Sanremo in sé – ha detto Simona Zampina – è un evento unico, si entra in contatto con molti artisti, cantanti. Io ne sono tornata piena di emozioni, vissute lì e che ti porti dentro quando ritorni a casa, carica e quasi triste di aver lasciato quel palcoscenico e perché sai che è una esperienza che non ti capita tutti i giorni, quindi orgogliosa di averne fatto parte”.

A Sanremo poi l’arte si respira ad ogni angolo della città, la musica risuona in ogni viuzza. “È una situazione, particolarissima, di contatto tra l’arte in una città bellissima che mi ha ricordato la mia Calabria perché si trova proprio sul mare”.

Quanto alle polemiche post festival di Sanremo, Simona Zampina ha una idea molto chiara. “Sono contenta – ha sostenuto – che abbia vinto Mahmood, perché è una canzone contemporanea e rispecchia i tempi di oggi. Non lo avrei detto. Non è melodica, come ci si aspetterebbe. Si parlava molto di Ultimo, perché ha fatto una bellissima canzone anche lui, ma il mio vincitore era Enrico Nigiotti. Non posso dire, però, che la scelta finale sia stata deludente. Dico sì a questa vittoria rispetto alle critiche, perché è stato sorprendente. Non credo alle manovre politiche, piuttosto sono convinta che abbia vinto quello che oggi si ascolta di più, tanto che a Sanremo Giovani aveva vinto proprio Mahmood. Dovremmo essere solo un po’ più aperti al nuovo. Alle volte ci si affeziona al passato, che per carità può essere intramontabile, penso proprio a Claudio Baglioni che è noto a tutte le generazioni, anche Loredana Bertè, grandissima artista che io, tuttavia, non avrei fatto vincere, non trovo giusto, infatti, affezionarsi a dei canoni, bisogna dare spazio alle nuove generazioni. Ovviamente è il mio parere personale”.

Simona Zampina dai primi passi di danza a Catanzaro al teatro Ariston del festival di Sanremo

È a Catanzaro che Simona Zampina, oggi anche coreografa, muove i suoi primi passi di danza ed è proprio a questa città ed alla sua prima scuola, ma soprattutto a sua sorella Jole Zampina, anche lei coreografa con la sua scuola di danza, che pensa quando torna indietro con la mente a quando aveva 7 anni.

“Sono contenta di essermene andata solo perché sentivo fin da bambina che volevo fare questo mestiere e sapevo che Catanzaro mi stava stretta, non perché non ci sono scuole di danza buone, anzi, però se vuoi lavorarci, non facendo l’insegnante, ma facendo altro, devi uscire fuori. Io sono una ballerina che ha bisogno di studiare, arricchirsi, quindi sapevo che me ne sarei andata il prima possibile”.

A 7 anni sua sorella Jole la accompagna nella sua prima scuola. “La scuola di Luisa Squillacioti e lì mi sono innamorata della danza, poi sono andata via, ma i miei primi passi li ho mossi con lei, che mi ha dato tanto. Luisa ci faceva vivere quello che io ho ritrovato a Roma in grande. Noi, ad esempio facevamo le audizioni se volevamo una parte, le dovevamo dimostrare di meritarla. Questo mi spronava e mi ha instradata in quello che era il mio futuro anche se a Roma l’ambiente è più imponente, lei ci ha dato questo stimolo. E poi Jole, mia sorella, che mi ha trasmesso la sua passione e mi ha sostenuto in tutto il mio percorso da quando ero piccola credendo in me e spingendomi a dare il meglio.

E, infine, prima di arrivare alla compagnia che adora di Giuliano Peparini, quando si è trattato di scegliere tra il conservatorio, dove studiava canto ha scelto “l’amore più grande che era la danza”.