Incendio baraccopoli, Regione: ‘Servono interventi di housing sociale’

L'assessore al Welfare: 'Occorre  costruire un percorso condiviso di integrazione'

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     “La parola d’ordine è integrazione, quella che può essere frutto solo di un percorso condiviso, sulla spinta della necessità di risposte concrete alle categorie vulnerabili. Il diritto ad avere un ‘tetto sulla testa’ deve essere garantito a Rosarno, come deve essere garantita la qualità dell’integrazione. Se ne è discusso a Catanzaro – è detto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – nel corso di un incontro nel Dipartimento Lavoro e Welfare della Regione con l’assessore Angela Robbe presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno e il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà”. “All’ordine del giorno – riporta ancora il comunicato – il confronto aperto per individuare una soluzione al problema degli alloggi di housing sociale da destinare in via temporanea ai migranti. Il percorso si inquadra nell’ambito degli interventi di social housing, secondo il progetto originale elaborato in linea alla normativa europea. La vicenda era stata attenzionata dai media poiché l’emergenza abitativa interessa anche molti rosarnesi. L’ipotesi a cui si sta lavorando, e che sarà proposta alla Commissione europea, prevede la possibilità di integrare le presenze dei migranti con le famiglie di rosarnesi in modo da favorire l’integrazione. Nei prossimi giorni il sindaco proporrà una bozza di regolamento che sarà sottoposto alla Commissione europea e riguarderà le modalità di assegnazione di alloggi in housing sociale che ospiteranno sia rosarnesi che migranti”. “Quello che cerchiamo di costruire – ha sostenuto l’assessore Robbe – è un percorso che abbia come obiettivo una convivenza serena, una reale integrazione tra comunità locale e migranti. Nella riunione tecnica di questa mattina, abbiamo, quindi, affrontato dei passaggi sotto il profilo tecnico che ci consentiranno di mettere a sistema immobili di housing sociale: al momento parliamo di 36 alloggi di cui i migranti saranno in gran parte beneficiari. Quello dell’emergenza abitativa, però, è uno degli aspetti di un sistema più complesso e che vede al centro un altro tema cruciale: quello del lavoro. La costruzione di una società multietnica passa dal rispetto della dignità umana che si realizza pienamente solo con l’accesso all’occupazione”. (ANSA)

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