Dializzati in Calabria, pochi in lista d’attesa per trapianto di rene

L'allarme lanciato dall'Aned. 'Dati omogenei in tutte le province'

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    Tempi biblici in Calabria per l’inserimento in Lista Attesa Trapianto di rene. Dei 1500(millecinquecento) dializzati, a febbraio solamente 63 risultavano inseriti in lista trapianto, in pratica il 4,2% del totale contro media nazionale del 15%. Lo rende noto Pasqualale Scarmozzino vicepresidente nazionale dell’Aned

    Avremmo potuto avere, con la media italiana, altri 162 dializzati in lista e potenziali ricadute positive, grazie alle aumentate donazioni, di altrettanti trapiantati calabresi e risparmi ipotizzabili fino a 8 (otto) €mil. annui. Stesso canovaccio per le Dialisi peritoneali (domiciliari) più fisiologiche ed economiche: media nazionale circa 14% contro media calabrese 7,3% con costi aggiuntivi  quantificabili in 3,0 €mil. annui.

    I due fenomeni – meno dializzati in lista trapianto e meno pazienti in dialisi peritoneale (domiciliare) – sono l’emblema del disastro finanziario della Regione, troppo inefficiente e negli ultimi anni volutamente disattenta.

    Aned Prevenzione è preoccupata di tutto ciò, perché ne conseguono maggiori comorbilità e spessissimo consequenziali impossibilità di trapianto organo. Si capisce bene che così viene meno la possibilità di restituire vita normale a pazienti desiderosi di trapianto. Poi, rileviamo da parte di taluni dirigenti atteggiamenti di puro terrorismo piscologico e sconoscenza dell’importanza dell’umanità nel rapporto con malati, da avere effetti deleteri e contrari agli interessi di cura dei malati stessi. D’altra parte, in presenza di direttori aziendali arroganti e incuranti della mala gestione dei pazienti cosa ci si può aspettare?  Per questo, invochiamo:

    • istituzione di Commissione di Vigilanza in Dialisi che monitori con Aned  la gestione;
    • applicazione Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) di nefrologia, dialisi e trapianto per la pesa in carico del paziente nell’ASP Catanzaro, già approvato a maggio 2018;
    • ascoltare, informare e umanizzare il rapporto con i pazienti;
    • Direttori Generali e neo Commissari aziendali devono pianificare e verificare costantemente gli obiettivi dei precedenti punti.

    Senza l’istituzione di una Commissione di Vigilanza in Dialisi, con il compito di sorveglianza e proposta, in un settore delicatissimo della sanità calabrese perché impatta direttamente con la vita dei pazienti, continueremo ad avere: sperperi, scarsa qualità dei servizi e diseguaglianze territoriali pesantissime per il sistema sanitario e per la vita dei pazienti.

    I dati ufficiali del Registro di dialisi e trapianti calabresi parlano chiaro. Basta volerli solo leggere!  Il dato è uniforme in tutte le province calabresi, da Catanzaro al resto della Calabria.

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