Presunti maltrattamenti S.Francesco Hospital: in libertà operatore

Antonio Rotella era agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha accolto tesi difensive

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    Il Tribunale della Libertà di Catanzaro in composizione collegiale con il dott.  Giuseppe Valea presidente, Gaia Sorrentino e,   Michele Cappai Giudice relatore, ha revocato gli arresti domiciliari all’operatore Operatore socio sanitario Antonio Rotella, coinvolto in presunte maltrattamenti e minacce ad anziani, ricoverati all’interno della Struttura “ San Francesco Hospital”, difeso dagli avvocato Clementina Pignataro e Sergio Lucisano.

    La vicenda trae origini dalla denuncia di alcuni familiari di pazienti, ospiti nella struttura, che avrebbero stati maltrattati, picchiati, derisi e minacciati, nonché a stare per intere giornate su sedie a rotelle piazzate  e legate ad un passamano in un corridoio e a dormire in posizioni innaturali  e scomode, per cui due operatori socio-sanitari erano finiti agli arresti domiciliari  e per tre OSS era stato disposto il divieto di dimora, dalla dott.ssa Francesca Pizii, in funzione di GIP, che aveva  emesso l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, del sostituto Vincenzo Capomolla, e del sostituto procuratore Stefania Paparazzo, Limitatamente al Rotella, aveva ordinato la necessità degli arresti domiciliari limitatamente ad un concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato ai sensi dell’art. 274, lett.c) c.p.p. e non alla fondata possibilità di inquinamento delle prove, come chiedeva anche la pubblica accusa,  in quanto già acquisite con riprese video ed audio e quindi il materiale risultava cristallizzato.

    La difesa del Rotella, che ha evidenziato l’opzione, intesa a rinunciare ad ogni contestazione inerente il profilo della gravità indiziaria, per concentrare la difesa solo al profilo delle esigenze cautelari, ha posto il Tribunale a limitare l’analisi ai gravi indizi di colpevolezza.

    Il Tribunale della Libertà, accogliendo le tesi difensive, che non vi fossero esigenze cautelari, ha ordinato la immediata scarcerazione del Rotella con l’obbligo per lo stesso del divieto temporaneo dell’esercizio dell’attività professionale  per la durata di un anno.

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