Salvini a Catanzaro, sostenitori e oppositori non riempiono la piazza

Il ministro parla per slogan cavalcando i suoi cavalli di battaglia, i contestatori urlano come in uno stadio


di Giulia Zampina 

Una piazza non gremita ma che non è sbagliato definire democratica con uno spiegamento di forze dell’ordine a garantire che ognuno democraticamente potesse esprimere il proprio pensiero. Da un lato il ministro degli interni e leader della Lega Matteo Salvini e dall’altro i suoi contestatori.

I numeri non danno ragione né agli né agli altri se la speranza per gli uni o gli altri fosse stata avere il bagno di folla. Ma tant’è. Matteo Salvini parla un po’ per slogan cavalcando i suoi cavalli di battaglia. Porti chiusi, no all’utero in affitto, reintroduzione dell’educazione dell’educazione civica a scuola, legittima difesa.

Nei tratti salienti del suo discorso Matteo Salvini dice: “Se i politici calabresi per 50 anni avessero fatto il loro lavoro io oggi non sarei a Catanzaro”. E poi rivolgendosi ai contestatori sottolinea “Serve anche l’educazione la mia mamma mi ha insegnato che quando qualcuno parla se non sei d’accordo taci o levi dalle palle , se pensate di far paura a me vi sbagliate” .

E poi ancora “Qui c’è un problema di agricoltura e pesca, noi vogliamo difendere il mangiare italiano.  Io voglio un Paese dove i ragazzi crescano sempre studiando e senza droga, meglio un uovo sbattuto che una canna” . Il finale è tutto calcistico “Visto come va il Milan quest’anno meglio voi con il Catanzaro vi sta dando più soddisfazioni”