Bandi cultura della Regione, 9 indagati (NOMI)

Contestati da Procura e Guardia di Finanza i reati di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.   

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    di Antonio Capria

    Ci sono 9 indagati nell’ambito di una inchiesta condotta dai militari del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dalla Procura sull’assegnazione dei contributi per la realizzazione di iniziative culturali da parte della Regione Calabria.

    In particolare vengono contestati i reati di turbata libertà degli incanti nell’ambito della selezione indetta dal Dipartimento regionale Turismo e Beni culturali da finanziare nell’anno 2016, e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con riguardo all’affidamenti dei contributi gravanti sul fondo unico cultura nell’anno 2017.

    Gli indagati, che tra venerdì e oggi hanno ricevuto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, sono Antonio Sicoli, Sonia Tallarico, Adriana Toman, Marco Silani, Gianclaudio Festa, Dario Borruto, Pasquale Giorgio Piraino, Angela Rotella e Giacinto Gaetano.

    In particolare, Adriana Toman, sfruttando, secondo gli inquirenti la posizione goduta in seno alla Regione Calabria essendo la compagna del governatore Oliverio, Sonia Tallarico in quanto dirigete generale del dipartimento “Cultura” e Antonio Sicoli, direttore del Maon di Rende, sono accusati di concorso in turbata libertà di scelta del contraente. I tre, secondo l’ipotesi di accusa, con collusioni e mezzi fraudolenti, avrebbero turbato il procedimento per l’affidamento di contributi gravanti sul Fondo Unico Cultura, eludendo l’obbligo di affidamento dei contributi mediante avviso pubblico, affidandoli direttamente, per la somma di 20 mila euro, al Centro per l’Arte e la Cultura “Achille Capizzano” di cui Sicoli è direttore artistico.

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