Affidi illeciti, ‘Angeli e demoni’: libera calabrese coinvolta

Era ai domiciliari, ma dopo la pensione per l'ex coordinatrice del servizio sociale dell'Unione della Val d'Enza per il gip non c'è più esigenza della misura cautelare


Arrestata nell’ambito dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sugli affidi della Val d’Enza, era ai domiciliari, ma dalle settimane scorse è andata in pensione: un fatto che, secondo il gip di Reggio Emilia, ha fatto cadere l’esigenza della misura cautelare e, per questo motivo, è tornata in libertà. Ne dà notizia la ‘Gazzetta di Reggio’.

Una donna di 63 anni, ex coordinatrice del servizio sociale dell’Unione della Val d’Enza, era stata infatti arrestata con l’accusa di falso ideologico, frode in processo e depistaggio.

Secondo l’accusa della procura reggiana, avrebbe rilasciato false dichiarazioni, sviando le indagini. Il gip le aveva concesso di trascorrere i domiciliari in Calabria, sua regione d’origine, per assistere l’anziana madre.