‘Ci vediamo per un aperitivo’ ma spacciavano marijuana e coca (VIDEO)

 I carabinieri di Nocera Terinese hanno eseguito le misure cautelari disposte dal Gip di Lamezia Terme. Quattro persone ai domiciliari 

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    Nelle prime ore di stamattina a Nocera Terinese, i Carabinieri di Lamezia Terme, supportati dal Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (arresti domiciliari) emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di quattro indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio in concorso di stupefacenti.

    ‘La misura – si legge nel comunicato della Procura – che trae origine da una complessa indagine della Compagnia di Lamezia Terme, condotta tra febbraio e maggio 2019, ha permesso di documentare l’esistenza di due distinte piazze di spaccio divenute riferimento nel comune costiero. Marijuana e cocaina il core business dei due distinti gruppi che, senza rivalità, si erano divisi la clientela proveniente da tutto il litorale. Le attività tecniche ed i servizi di appostamento hanno permesso di documentare gli appuntamenti nel corso dei quali si discuteva dello stupefacente, del suo prezzo e delle dosi da confezionare.

    Ci vediamo per un “aperitivo..”, questa la parola in codice utilizzata dagli indagati per organizzare i loro incontri e quelli con i numerosi acquirenti che si rifornivano da loro. Decine, quindi, i riscontri a seguito dei controlli eseguiti sugli acquirenti, con il rinvenimento e sequestro dello stupefacente, che hanno evidenziato la presenza di condotte organizzate e tutt’altro che occasionali. A riprova della pervicacia criminale degli stessi a nulla è valso, infatti, l’arresto, in flagranza di reato, di uno degli indagati che, a seguito della sua scarcerazione, riprendeva la sua attività delinquenziale. L’attività investigativa ha inoltre evidenziato il modus operandi degli indagati che avevano scelto quali “basi logistiche” due distinte attività commerciali della frazione Marina, in modo tale da sviare l’attività di contrasto e confondere il via vai degli acquirenti con quello della normale clientela. Uno dei due titolari degli esercizi in questione è poi risultato essere pienamente coinvolto nell’attività di spaccio.

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