Mimmo Lucano a Catanzaro: accordo Pd-M5s, prima risposta positiva

L'ex sindaco di Riace intervistato dall'Ansa nel capoluogo dove era andato a trovare il padre ricoverato in ospedale.  "É necessario fare in modo che possa tornare la serenità e che il nostro Paese sia un luogo dove si creano speranze"

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Non sono un politologo ma credo che l’accordo tra Pd e M5s doveva essere fatto già all’indomani del 4 marzo 2018 quando, però, Renzi non volle, lasciando via libera a Salvini, che ha raddoppiato i consensi diventando la voce più autorevole del Governo. Ma come tutti i tiranni, convinti che il loro impero non avrà mai fine, Salvini ha forzato la mano per poi quasi implorare un ritorno all’indietro perché consapevole che potrebbe non contare più nulla. E questo, secondo me, è positivo”.

“E’ stata davvero preoccupante la deriva autoritaria maturata nell’ultimo anno con un ministro Salvini che, nel Governo, pensava di avere il dominio e che ci ha fatto ricordare le dittature latino-americane in cui i colonnelli avevano assunto il comando e privavano del senso della libertà”. Lo ha detto l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, parlando con l’ANSA nell’ospedale di Catanzaro dove da qualche giorno assiste il padre Roberto, di 93 anni, che é ricoverato. “Basta guardare dove Salvini andava per parlare – ha aggiunto Lucano – e dove portava un clima di disordine e quasi di guerriglia urbana. É necessario fare in modo che possa tornare la serenità e che il nostro Paese sia un luogo dove si creano speranze e non il contrario. E’ stato un anno da dimenticare e credo non ci siano precedenti nella storia repubblicana di un ministro che ha agito con tanto disprezzo e accanimento verso la sofferenza umana. Non solo nel caso Open Arms ma anche per la Diciotti e altre situazioni in cui sono state sequestrate navi con donne e bambini in fuga dai drammi dell’umanità”. (ANSA).

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