Amatrice, offrì i mezzi per la ricostruzione: mai nessuna risposta 

L'amarezza di Gaetano Saffioti corre sui social 

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    Di Giulia Zampina 

    Corre sui social il rammarico di Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi, che si è ribellato alla ‘Ndrangheta denunciando fatti e persone e per questo è diventato testimone di giustizia. A tre anni dal terremoto in Centro Italia e a due da quello di Amatrice, Saffioti rilanciando un suo tweet , con rammarico constata che mai nessuna  risposta gli è stata data in merito alla sua offerta di dare gratuitamente i mezzi utili alla ricostruzione. La condizione di vessato dalla malavita prima e quella di collaboratore di giustizia poi, hanno messo Saffioti in un angolo, comunque, se pure con modalità diverse. Le sue denunce hanno svelato un malaffare che ha contaminato l’intera Calabria, partendo dal business dell’edilizia per estendersi all’indotto, come gli affari legati alle cave, e non solo nel reggino. Tre anni dopo Saffioti amaramente rilancia, lasciando a tutti un interrogativo e tanta amarezza, la sua, e di molti calabresi che ancora temono di denunciare.

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