Consapevolezza e indipendenza, progetti di lavoro per ragazzi down

Dal percorso scolastico allo stage in azienda ecco come si crea una migliore qualità della vita


L’importanza dell’autonomia riconosciuta dall’Associazione Italiana Persone Down ha condotto a numerosi progetti e iniziative tutte rivolte ad una maggiore acquisizione di consapevolezza e indipendenza, con il fine ultimo di offrire una migliore qualità della vita alle persone con sD e contribuire ad un futuro che riservi loro le stesse possibilità di chiunque altro, che sia a scuola, in campo lavorativo o nello sport.

Un percorso scolastico di qualità ed un lavoro non sono solo diritti, ma anche gli strumenti più importanti per garantire ai ragazzi con sindrome di Down una vita il più possibile autonoma, una piena integrazione nella società e un futuro sereno e dignitoso.

Dal 9 al 23 settembre Ester e Federica hanno affrontato, supportate dalla tutor della sezione Chiara Lucisano, due settimane di tirocinio retribuito che rientrano nell’ambito del progetto ” Chi trova un lavoro trova un tesoro”, della durata di 18 mesi, realizzato dall’Associazione Italiana Persone Down ONLUS con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – art. 72 del Codice del Terzo Settore, D. Lgs, presso il Sunrise Accessible Resort di Battipaglia, rispettivamente come cameriera di sala e cameriera ai piani.

È stata un’esperienza formativa dal punto di vista personale e lavorativo, che ha permesso alle ragazze di crescere a piccoli passi supportate da figure professionali che ogni giorno con impegno hanno insegnato loro a svolgere la mansione nel migliore dei modi.

Inoltre Ester, una delle due ragazze, sta portando avanti con successo un tirocinio formativo retribuito di sei mesi presso la società “SETA” Srl di Settingiano, come impiegata nell’ufficio di archiviazione pratiche, una mansione che richiede anche delle basi nelle conoscenze informatiche.

L’obiettivo del progetto è l’inserimento lavorativo di adulti con sindrome di Down, sulla base di un collocamento mirato, di un periodo di tutoraggio e monitoraggio del tirocinante supportato anche da un tutor aziendale. Grazie a tali progetti di inserimento lavorativo, capiamo che una disabilità intellettiva non ostacola in alcun modo il rendimento dei ragazzi, che vedono diventare sempre più concreto il sogno di ottenere una propria indipendenza e di mettersi in gioco utilizzando le proprie forze e competenze.