Sellia Marina: benedizione spadino per giovane cadetto FOTO E VIDEO

Si tratta del selliese Gaetano Tallarigo che ha ricevuto l'investitura ufficiale. La prima volta che il rito si celebra a Sellia Marina


Celebrata a Sellia Marina, per la prima volta, la benedizione dello spadino che sancisce l’investitura ufficiale di un giovane cadetto dell’esercito che ha studiato presso la prestigiosa accademia paracadutisti Folgore, il selliese Gaetano Tallarigo. 

Il giovane è stato consacrato davanti a Dio la fedeltà agli alti valori e ai principi che ispirano questa scelta. Lo spadino a Gaetano gli è stato consegnato durante una solenne cerimonia, tenutasi a Modena, nel mese scorso, seguendo procedure e codici ben precisi, tra i quali quello di non sguainare lo spadino.

Per l’occasione Gaetano, allievo Ufficiale  presso l’ accademia modenese, ha vestito l’uniforme storica dell’allievo ufficiale. Il rito antico, suggella valori fondanti come onore, dignità, fedeltà, audacia, volontà, lealtà, esempio, fierezza e coraggio, che ogni cadetto deve rispettare.

La tradizione della benedizione dello spadino, che spetta al parroco dell’allievo, si perde nella notte dei tempi e prevede che il cadetto custodisca gelosamente lo spadino e lo offra, come simbolo della sua stessa vita e della sua professione, impegnata al servizio del bene, al Signore che nasce.

Lo spadino è stato sfoderato la prima volta durante la Santa Messa della Notte di Natale a Sellia Marina, nella chiesa parrocchiale del Ss. Rosario, dalla persona di sesso opposto che non tradirà mai il cadetto. In questo caso la mamma Rosanna Patarino di Gaetano. Gaetano ha letto la preghiera del cadetto chiedendo a Dio di fare in modo che lo spadino sia sempre a servizio del bene, della pace e della sicurezza ed è stato benedetto dal parroco don Giuseppe Cosentino che ha augurato a Gaetano di poter essere un servitore dello Stato con i valori cristiani vivendo in pienezza il significato del rito celebrato. Ad maiora e auguri a Gaetano, al papà Federico alla  mamma Rosanna ai fratelli Felice e Lorenzo e a tutta la famiglia.