Il Vescovo di Lamezia presiede Messa di mezzanotte in Cattedrale FOTO

'Siamo chiamati - ha detto monsignor Giuseppe Schillaci - a contemplare questa luce che inonda noi di gioia'


Il vescovo, Giuseppe Schillaci, ha presieduto la Messa di mezzanotte in Cattedrale a Lamezia Terme al termine della quale ha augurato ai presenti che “Dio sia veramente luce, gioia, dono per tutti, nessuno escluso. E’ l’augurio che faccio stasera”. 

“Questa notte – ha aggiunto – siamo chiamati a contemplare questa luce che inonda noi di gioia. Questa luce che non abbaglia, non acceca, ma che ci permette di vedere e di camminare. Si presenta come dono, come gioia. Questa luce che inonda la nostra esistenza, dilata il nostro cuore. Noi – ha proseguito Schillaci – di questo dono vogliamo vivere e questo dono non e’ un’astrazione, un mito ma e’ l’avvenimento della nostra vita. Questo dono non sempre viene accolto: per loro, infatti, non c’era posto. Questa famiglia non trovava posto, ma il Bambino ha trovato posto nella vita di Giuseppe e di Maria ed anche di alcuni pastori, persone considerate impure perche’ stanno con gli animali”. Ecco: “La buona notizia viene annunciata ai poveri”.

Da qui l’invito ad essere “pronti ad accogliere, ad aprirci, perche’ il Signore possa trovare posto nella nostra vita. Accogliamo questo grande dono – ha affermato – che e’ una grande luce e di questa grande luce, che e’ pura grazia, dobbiamo vivere. Accogliamo questa grazia e questo dono che porta salvezza a tutti gli uomini. Camminiamo insieme; camminiamo nella gioia, lasciandoci istruire da questo mirabile esempio di Dio che si fa prendere tra le braccia: un Dio che vuole prendere posto nella nostra vita”. 

“Questa grazia che e’ in un bambino – ha concluso – ci insegna a rinnegare le empieta’, i desideri mondani, e ci invita a vivere con sobrieta’. Questa grazia – da detto ancora Schillaci durante l’omelia – ci insegni a sperare ed a rinnegare tutto cio’ che e’ il male e tutto cio’ che e’ dannoso perche’ tutti insieme, accogliendo il Bambino, possiamo costruire la civilita’ dell’uomo di cui si sente tanto bisogno”.