Martina, da Catanzaro a Melbourne per realizzare un sogno

La giovane artista girifalcese racconta la sua esperienza con entusiasmo e non nasconde la voglia di ripartire al più presto


di Alessia Burdino

Vivere il mondo. Scoprire nuove realtà. Partire per, poi, tornare. Più ricchi di conoscenze. Più maturi. Più determinati. E più convinti del fatto che non si smette mai di imparare. Lo sa bene Martina Loiarro. Che, a soli 24 anni con una laurea conseguita presso l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, ottiene uno visto studente che le consente di realizzare il suo sogno: vivere quattro mesi in Australia. Un’esperienza unica. Che la giovane girifalcese, artista poliedrica e di grande talento, ha deciso di raccontare in radio nei giorni scorsi, alla nostra testata oggi.

Martina, come è stata l’esperienza in Australia?

“Ho vissuto un’esperienza di solo quattro mesi a Melbourne attraverso un visto studente. Ho conosciuto un mondo unico, nuovo e altamente formativo. Sono tornata a casa per trascorrere qui qualche mese e poi ripartire di nuovo alla volta di Melbourne”.

Un amore a prima vista, quindi.

“Ho trovato nella città, sin dal primo istante in cui ci ho messo piede, la mia casa nonostante 24 ore di volo ed un bagaglio smarrito. Sono stata colpita da un’atmosfera indescrivibile, dalla cordialità degli australiani, dalla loro multietnicità e, con gli occhi di artista, dai colori. Ho deciso di tornare in Australia perché ho sempre voluto vivere all’estero e, nonostante abbia visitato numerose città europee, la sensazione di sentirsi a casa in una terra straniera è stata la molla che mi ha spinta ad accantonare i miei studi artistici in Italia, per aprirmi ad un contesto internazionale e lavorare quanto più possibile nelle cosiddette “creative industries”. Melbourne è la città più culturale d’Australia e, naturalmente, sede di eventi sportivi, musicali e artistici”.

Un viaggio che ti ha cambiato la vita.

“L’Australia mi ha cambiato la vita. Mi ha fatto capire che a volte lasciare la propria “comfort zone” è il sale della vita. Sono maturata, ho messo in discussione me stessa e ho incontrato lungo il mio cammino ragazzi proveniente da tutto il mondo. Loro mi hanno fatto comprendere quanto, nonostante il differente clima culturale, l’esser umano sia così straordinariamente simile. Mi sento di consigliare vivamente ai giovani un’esperienza così irripetibile, aldilà se si provi il desiderio, come me, di creare, nel mio caso, un nuovo dipinto, rivoluzionario e così imprevedibile”.