Il Pd calabrese contro la ‘ndrangheta: lavoriamo per la Primavera calabrese

Magorno condivide le dichiarazioni della Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi

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    “La ‘ndrangheta nutre la sua forza dalla connivenza con una zona grigia della societa’ calabrese e dal sostegno di poteri occulti e insospettabili spesso rappresentati da pezzi deviati delle istituzioni”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Ernesto Magorno afferando di condividere le dichiarazioni della Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, nella recente visita a Limbadi. Per Magorno “L’allarme della Presidente Bindi non deve rimanere inascoltato, anzi deve essere il punto di partenza di un impegno comune di tutto il Partito Democratico calabrese. Un battaglia indirizzata a smantellare la presenza di quei poteri verso i quali, a dire il vero, da tempo abbiamo puntato l’indice denunciandone la presenza. Occorre incidere su questo blocco che opprime alcuni territori della nostra regione e che di certo impedisce ogni forma cambiamento. Il PD tornera’ presto a Limbadi – prosegue – e nel suo territorio dove terra’ delle iniziative, alle quali ha assicurato la sua presenza Pina Picierno responsabile Legalita’ e Sud della segreteria nazionale PD, e proporra’ azioni concrete, perche’ se vogliamo vincere questa partita decisiva per il futuro della nostra regione la dobbiamo giocare sul campo piu’ difficile, dove storicamente esistono presenze criminali rilevanti e soffocanti, ma dove e’ presente anche una societa’ civile ed un tessuto sano e vivo che vuole ribellarsi e scrivere una nuova storia di legalita’ e sicurezza. In questo senso, la questione del pieno utilizzo dei beni confiscati risulta decisiva, per l’importante segnale che lo Stato puo’ dare ai cittadini e perche’ tocca la criminalita’ in maniera tangibile nei suoi interessi concreti. Noi democratici vogliamo una “primavera calabrese” – conclude Magorno -, che potra’ nascere solo se si ha il coraggio di estirpare le radici che la ndrangheta e l’illegalita’ hanno messo in quel terreno inquinato, costituito da poteri che agiscono nell’ombra e mai alla luce del sole”.

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