Fondi Ue: Bruxelles, non felici per dati Paesi sui pagamenti

Commissione europea: 'Non tutti gli stanziamenti del 2017 saranno usati' 

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    A luglio “abbiamo ricevuto dagli Stati membri gli ultimi dati” sull’uso dei fondi strutturali per il periodo di programmazione in corso, 2014-2020, “e non posso dire che siamo molto felici di ciò che che abbiamo visto”: “se si parla di richieste concrete di pagamenti siamo persino più indietro rispetto al periodo 2007-2013, che non ha avuto un inizio particolarmente dinamico”. Così il direttore generale per le politiche urbane e regionali della Commissione Ue, Marc Lemaitre, durante un’audizione nella commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo.

    “Non vi nascondo che” i dati che abbiamo ricevuto “porteranno a una situazione in cui non tutti gli stanziamenti di pagamento disponibili nel bilancio Ue per il 2017 saranno usati entro fine anno”, e “questo è triste” ha chiosato Lemaitre. Alcuni dati “incoraggianti” arrivano invece dal tasso di selezione dei progetti: “negli ultimi 12 mesi è stato fatto un salto significativo” “dal 15% al 40% del totale”, ha sottolineato. “L’introduzione della ‘regola N+3’ voluta dal Consiglio Ue”, secondo cui gli Stati possono presentare il conto a Bruxelles fino al terzo anno successivo a quello dell’impegno nell’ambito del programma in corso, “è di fatto una N+4 o N+5. È terribile” ha continuato Lemaitre, che auspica “il ritorno della disciplina” per il futuro.(Ansa).

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