Don Fabio Salerno segretario della Santa Sede a Strasburgo

Bova: 'Deve essere motivo di grande orgoglio ed è una grande emozione per la comunità di Amaroni e per tutti i Calabresi'

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“Avrei voluto scrivere prima della gioia immensa, del grande orgoglio, della forte emozione che ho provato nell’apprendere la notizia della nomina di don Fabio Salerno a Segretario della Missione Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa in Strasburgo firmata da Papa Francesco. Purtroppo i miei problemi di salute di questi giorni me lo hanno impedito”, scrive Arturo Bova, consigliere regionale, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria e già sindaco di Amaroni, paese caro a don Fabio.

“Ho l’onore e il piacere di conoscere Don Fabio – prosegue Bova -, sin da quando era piccolo. Veniva spesso ad Amaroni. Lui di madre amaronese ma, soprattutto, nipote di una delle più belle figure che la Chiesa calabrese abbia prodotto: l’indimenticabile don Peppino Conte, espressione massima della comunità amaronese. Sono sempre stato convinto che don Fabio potesse raggiungere da subito, nonostante la giovane età, grandi traguardi. Ne parlavamo spesso con don Alessandro Iannuzzi, parroco di Amaroni al tempo della sua ordinazione sacerdotale, e con don Antonio Scicchitano, odierno parroco di Amaroni e mio padre spirituale. Oggi sono ancor più convinto che la strada che percorrerà don Fabio non è che all’inizio e sicuramente sarà costellata di riconoscimenti sempre più elevati”.

“Capisco che associare la carriera ad un uomo di Chiesa e di fede, possa sembrare sconcio. Ma lo è solo se ci si ferma ad una considerazione superficiale. Sono pochi gli uomini che fondono in maniera mirabile la fede in Dio con un’altrettanto smisurata passione per gli studi. Don Fabio è uno di quelli: mentre gli altri ragazzini giocavano spensieratamente nelle strade, lui si immergeva nelle letture dei testi sacri e non solo. Un giovane uomo ricolmo di cultura che suscita ammirazione in chiunque lo conosca, per la serenità che trasmette, ma anche per quella disarmante e rassicurante consapevolezza che ti infonde di sapere di aver davanti un pozzo inesauribile di ‘conoscenza’. Tratteggia, per certi aspetti, la figura colta di Papa Ratzinger. Sono sicuro che Amaroni saprà tributargli gli onori che merita e saprà essergli riconoscente per l’esempio che fornisce quotidianamente alle nuove generazioni. Sarà sempre un faro per i giovani amaronesi – conclude Bova -, sarà sempre l’esempio che la fede e il sacrificio fanno si che la vita sorrida ai semplici e agli umili”.

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