Tiriolo, consiglieri si dimettono: il sindaco risponde

Il primo cittadino risponde 'per fare chiarezza sulla vicenda'


Riceviamo e pubblichiamo – “Facendo seguito alle missive tutte datate 31 Luglio 2019 e debitamente assunte al protocollo dell’Ente, con le quali le SS.LL. in indirizzo indicate hanno inteso formalizzare le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale di Tiriolo e preso atto delle ragioni contenute nelle stesse (lettere) e poste a fondamento delle rassegnate dimissioni, corre l’obbligo allo scrivente di fare chiarezza sull’intera vicenda:
in prima istanza ed anziché l’utilizzo di una frase ad ‘effetto’ (chi scrive ritiene eccessivo ‘scomodare’ personaggi illustri di epoca antica, nello specifico, il massimo statista e legislatore del periodo aureo della Città di Atene), sarebbe stato certamente più appropriato, al fine di fornire corrette informazioni alla nostra comunità, rendere conto, in maniera semplice e concreta, delle azioni amministrative e del contributo da Voi posti in essere durante il triennio dell’attuale consiliatura. Così come, vengono presentate tre distinte lettere di dimissioni il cui contenuto è del tutto identico (copia e incolla), per cui è da ritenere che una sola ‘mente’ ha partorito le motivazioni addotte, che ed in maniera passiva e pedissequa, reca in calce la sottoscrizione dei Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà.;
Fatte queste doverose premesse, lo scrivente e senza volersi ulteriormente dilungare (sono state già, al momento, date le risposte del caso) sulle diverse presunte criticità poste dai Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà, tiene a precisare come su ogni aspetto/rilievo di natura tecnico – giuridico sollevato è stato sempre fornito esaustivo riscontro, del quale e per opportuna e doverosa informazione, è stata relazionata la Prefettura di Catanzaro, quale massima Autorità Statale garante, nella Provincia di competenza, della legalità dell’agire amministrativo degli enti locali, così come i medesimi ex Consiglieri Comunali hanno sempre ricevuto dagli Uffici Comunali il supporto tecnico necessario affinché fossero messi in grado di svolgere appieno il proprio ruolo e la propria funzione amministrativa. A proposito ed in considerazione di quanto affermato sempre dai Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà (cioè la scarsa attenzione che le preposte Autorità sovraordinate investite avrebbero manifestato verso le segnalazioni recapitate), forse gli stessi dovrebbero porsi una semplice domanda: non può essere che dette Autorità, lungi dal non aver prestato la necessaria attenzione alle richieste di intervento provenienti dai Consiglieri dimissionari, abbiano, invece, ritenuto del tutto destituiti di ogni e qualsiasi fondamento i rilievi di illegittimità sollevati con riferimento a possibili difformità dell’azione dell’Amministrazione Comunale attiva di Tiriolo? Anziché svolgere, in maniera autocritica, un esame attento e ponderato, nonché una seria riflessione sulle modalità con le quali e nel corso di questi tre anni, è stato espletato il ruolo di opposizione, assistiamo attoniti ad un attacco inopinato, avventuroso e surreale sferrato, da parte dei Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà, nei confronti della Prefettura di Catanzaro, della Corte dei Conti, della Procura della Repubblica e della Regione Calabria, alle quali Autorità va la piena e totale solidarietà del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale e del Gruppo Consiliare di Maggioranza, oltreché dell’intera cittadinanza di Tiriolo. Fa specie, venire a conoscenza di come i Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà hanno inteso condurre in questi anni la loro battaglia politica; non nel luogo naturale quale è il Civico Consesso, bensì attraverso il ricorso sistematico alla Magistratura e/o alla Prefettura, con la speranza remota di poter avere la meglio e, quindi, sovvertire il voto espresso democraticamente dai nostri concittadini ed, in ultima analisi, utilizzando strumenti che nulla hanno a che vedere con il confronto delle idee e con la pur giusta contrapposizione politica, fatto salvo poi e nel momento in cui non hanno trovato, su quel versante, le auspicate risposte, indirizzare attacchi virulenti e sconsiderati verso coloro (le Istituzioni chiamate in causa) che non hanno esaudito, per i livelli di rispettiva competenza, i loro desiderata;
Appare, per altro verso, del tutto pretestuosa e strumentale la posizione assunta dai Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà in merito alle modalità (orario) di convocazione dei Consigli Comunali; infatti, è sufficiente esaminare i verbali delle deliberazioni di Consiglio adottate sin dal mese di Giugno 2017 per verificare che gli stessi (ex Consiglieri Comunali) risultano quasi sempre assenti e ciò anche nelle ipotesi nelle quali le relative sedute consiliari si sono tenute in orario pomeridiano, così come è stata pressoché nulla la presenza della Sig.ra Fiorella Cannatà ai lavori della Commissione Consiliare ‘Statuto e Regolamenti’, Commissione la cui finalità e scopo è stata a tal punto mortificata dalla costante assenza della rappresentante del Gruppo Consiliare di Minoranza da indurre lo scrivente a proporre al Consiglio Comunale (proposta, in seguito, recepita) la sua revoca.
Sono questi i fatti oggettivi e incontrovertibili che i Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà, con senso di responsabilità civica e morale, dovrebbero (se sono in grado) illustrare e spiegare ai nostri concittadini (in special modo a coloro che, con il voto espresso in loro favore, hanno riposto fiducia nel loro operato, nonché in una seria e costruttiva attività di opposizione). Chi scrive non ha memoria alcuna di proposte/idee/soluzioni positive e propositive formulate dai Sigg. Lucente, Fabiano e Cannatà nei diversi settori di competenza dell’Ente, proposte sulle quali sempre questo Ufficio sarebbe stato ben lieto di avviare un libero e democratico confronto nel luogo e sede naturale quale è, per l’appunto, il Consiglio Comunale. I cittadini di Tiriolo, con l’equilibrio e l’attenzione che li contraddistingue, avranno tempo, modo e maniera di valutare l’intera vicenda qui trattata e farsi una idea precisa per distinguere chi, con abnegazione, spirito di sacrificio e tra mille difficoltà, opera nell’interesse generale e per il bene comune da chi, invece, agisce per creare divisioni e fratture nel tessuto civile e sociale di Tiriolo, fomentando l’odio, il rancore ed il risentimento che mai sono appartenuti al nostro territorio;Alla luce di quanto sopra, lo scrivente non crede sinceramente che la comunità di Tiriolo abbia da perdere dall’abbandono ratificato dai Consiglieri dimissionari, mentre l’auspicio è che i candidati che subentreranno agli stessi possano dimostrare maggiore sensibilità verso il ruolo che saranno chiamati a ricoprire.
L’occasione mi è utile per esprimere vivo apprezzamento nei confronti del Consigliere Comunale Davide Longo il quale e pur nel rispetto della posizione di rappresentante e componente del Gruppo Consiliare di Minoranza, ha sempre esercitato la funzione ricoperta con piena responsabilità politica e senso del dovere civico e morale
”.

Il Sindaco
Dott. Domenico Stefano Greco