Occhiuto a Soverato: la ricetta per la Calabria?La bellezza la salverà

Il candidato in pectore del centrodestra alla prossime Regionali questa sera a Soverato In platea tra gli altri Tallini, Parente, il gruppo consiliare catanzarese di Fi ma non Abramo


di Alessia Burdino

Il bello è buono. Calabria, idee, bellezza. Percorsi di rigenerazione urbana. A Soverato con Mario Occhiuto. Contesto informale, musica in sottofondo con Paolo Aragona e talk molto american style con Francesco Occhiuzzi per parlare del modello Cosenza. Di quel concetto di bellezza – non solo esteriore – che l’aspirante governatore sta portando in giro per la Calabria. Ad ascoltarlo Mimmo Tallini, Claudio Parente, il prof. Giuseppe Nisticò, Massimo Poggi, il gruppo consiliare di FI del Consiglio Comunale di Catanzaro e tanti sostenitori. Non c’è Sergio Abramo. Diapositiva dopo diapositiva, Occhiuto illustra la sua “città”; una città cambiata e divenuta fabbrica ricreativa. “La narrazione che abbiamo voluto fare della nostra terra – dice – in questi anni è stata positiva”. Il ponte di Calatrava, il planetario: le immagini scorrono alle spalle di Occhiuto che, mezz’ora dopo l’avvio dei lavori, non ha ancora pronunciato la parola “regionali”.

La strategia è quella di proporre un modello di “buona” amministrazione. Illustrando opere, menzionando gli articoli della stampa nazionale che hanno, in questi anni, raccontato il cambiamento della città Bruzia. Sulle note di Gaber nella sua “Come è bella la città”, il sindaco di Cosenza sfoglia le pagine del libro “Percorsi di rigenerazione urbana” proponendo la narrazione positiva di una realtà calabrese che sta mutando il suo volto: un esempio è viale Mancini destinato a diventare un grande viale verde con parchi tematici. Trenta sono i chilometri di pista ciclabile che congiungono i punti di interesse della città: “Noi dobbiamo stimolare i cittadini a camminare a piedi”. “Le città del futuro – aggiunge Occhiuto – saranno, di nuovo, le città degli uomini. I posti che non erano belli possono diventare straordinariamente belle”.

Scuole, restauro del Castello, recupero del centro storico, 400mln di lavori pubblici, le box art, il museo delle box art: la narrazione “positiva” si alterna con momenti musicali perfettamente legati al mood della serata…e, quindi, “una città per cantare”. La sfida più difficile? Demolire l’edificio divenuto il museo di Alarico: una struttura, in fase di costruzione, retroilluminata. Fino alla rete ecologica con il nuovo stadio immaginato per lo sport contemporaneo. Progettare l’effimero, pensare alle feste come momenti di aggregazione sociale; vivere la città come se fosse una casa bella, dice Occhiuto. Il museo multimediale più grande d’Italia è a Cosenza, sottolinea il primo cittadino della città Bruzia. Dopo la narrazione positiva di Cosenza, il dibattito entra nel vivo con il focus sul futuro: Mario Occhiuto candidato alla presidenza della Regione Calabria. Il suo programma è, in realtà, un progetto, chiarisce subito.

“Un progetto è un’azione creativa. La Calabria ha risorse straordinarie da valorizzare e promuovere con attività di marketing. Il tutto passa da una svolta ecologica da declinare in tutti i settori: dall’agricoltura all’energia rinnovabile. Ed è il “ragazzo della via Gluck” la canzone più eco secondo la Occhiuto vision, alla cui base c’è, sicuramente, la politica di rilancio del turismo. Un rilancio della regione che deve puntare sull’innovazione attraverso la realizzazione di dieci grandi opere. Una delle quali da installare, magari, proprio a Soverato. “Ci sono scorci della nostra terra che sono anticipazioni del paradiso” – dice Occhiuto. Poi apre la parentesi dedicata alla sanità. La priorità?. “La prima cosa è fare gli ospedali, intervenire sulle emergenze e lavorare sulla prevenzione. Collegare le azienda sanitarie con quelle ospedaliere, puntare sulla telemedicina. Chiaramente bisogna collaborare con il commissario”. La serata volge al termine. Sulle note di “Ci vuole un fiore” scorrono le immagini, una dietro l’altra, della Cosenza di Mario Occhiuto. Candidato alla guida della Regione.