Tirocinanti giustizia, Scutellà: ‘Presto bando per 616 operatori’

Il deputato dei 5 Stelle ha partecipato all’incontro tra il comitato dei lavoratori e il Ministero C

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     «L’attenzione mia e del Movimento, anche rispetto alla vertenza lavorativa dei tirocinanti Giustizia, rimane alta. È di pochi giorni fa la conferma del Ministero di Arenula che a breve pubblicherà il bando per 616 operatori giudiziari, posti che a seguito verranno distribuiti in tutte le Regioni in cui sono stati presenti i tirocinanti dell’UPP. In ossequio alla normativa vigente però sarà compito delle Regioni – ed è bene precisarlo – dare indicazioni ai centri per l’impiego per l’avviamento».

    È quanto annuncia, con soddisfazione, la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, che giovedì scorso (26 settembre) nella sede del Ministero della Giustizia ha partecipato all’incontro tra il Vice capo di Gabinetto del Guardasigilli, Leonardo Pucci, ed i coordinatori dei Comitati dei tirocinanti. L’incontro era mirato a ricevere dei feedback ed un quadro chiaro circa la posizione del Ministero sulla vertenza lavorativa degli operatori della Giustizia.

    «Durante l’incontro – dice la deputata nonché componente della Commissione parlamentare Giustizia – si è discusso anche del punteggio aggiuntivo che, previsto sia per i tirocinanti UPP che per gli ex art. 37, sarà applicato dai centri per l’impiego in sede di formazione della graduatoria . È poi stata precisata – aggiunge – l’intenzione del Ministero, sulla scorta di una sempre vigile attenzione al comparto giustizia, di assumere, con contratti a tempo determinato mediante un’ulteriore procedura per circa 1200 posti, coloro che rimarranno al di fuori dei 616. Mentre rispetto, invece, al bando per l’assunzione di 105 autisti – ricorda ancora Scutellà – al momento non è ancora stata fissata la data effettiva di pubblicazione».

    «È stato un incontro positivo – commenta poi la deputata 5 stelle – che ritengo rimarchi la collaborazione di via Arenula a dare risposte sempre più concrete alla platea dei tirocinanti. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di ascoltare tutte le parti in causa per poter trovare le soluzioni che vadano effettivamente incontro alle varie esigenze che si profilano nel bacino variegato dei tirocinanti della Giustizia.

    Dunque, il lavoro continua, i confronti sono cadenzati e lo scopo finale resta quello di poter rimediare agli errori macroscopici del passato colmando le carenze d’organico e andando incontro ai lavoratori del settore giustizia che – conclude Scutellà – con la loro attività, nonostante le innumerevoli difficoltà, contribuiscono a rendere migliore la giustizia italiana».

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