Il bilancio cosentino e gli squilibristi catanzaresi

La camminata sul filo d’acciaio di Abramo, Tallini e Aiello


di Lello Nisticò

È buona cosa stare ai fatti. Ma quando non è possibile, a cosa aggrapparsi? Forse alle parole? Alle note stampa sul bilancio cosentino? Se creativo o generatore di dissesto? Cosa c’è dietro le schermaglie interne al centro destra catanzarese probabilmente è conosciuto soltanto ai pochi maggiorenti che dettano le mosse dello schieramento che, ricordiamo, guida la città. Di certo, se la maggioranza attuale fosse alla guida di un veicolo, e se al posto dell’etilometro ci fosse il risentimentometro, la patente di guida al primo controllo sarebbe bella e ritirata. 

Il fatto è che la polemica tra Forza Italia e CZdaVivere non è una primizia di stagione. Si trascina da tempo, con rinforzo all’esito delle ultime politiche 2018, quando i due maggiori esponenti in città e provincia, Domenico Tallini da una parte e Piero Aiello dall’altra, ambedue  sotto la bandiera di Forza Italia, il primo impegnato per la Camera nel collegio di Catanzaro e il secondo nel collegio uninominale di Crotone per il Senato, non centrarono l’obiettivo. Aprendo nei fatti una competizione per la supremazia cittadina in un contesto di progressiva erosione del consenso per l’ala moderata del centrodestra

Ma anche prima, non erano mancati i fendenti. È lo stesso gruppo consiliare di Forza Italia a ricordare le resistenze al nome di Sergio Abramo come candidato sindaco nel 2017. Lo fa chiaramente in chiave polemica, per evidenziare l’attuale convergenza tra Aiello e Abramo dopo i trascorsi non del tutto amichevoli. Basta pensare alla vicenda della maggioranza ballerina alle elezioni per la presidenza della Provincia. Era la fine di ottobre e già si profilava il posizionamento per le regionali dell’anno dopo. 

Con la tappa intermedia di aprile 2019 quando all’agroalimentare di Lamezia andò in scena ciò che oggi appare una illusione ottica: Sergio Abramo che lancia la campagna di Mario Occhiuto bagnato dalla folla. Con grave disappunto di Aiello, Esposito (e Gentile). Passando poi per il giugno successivo, quando il nuovo piano del traffico registrò una temporanea ma forte presa di distanza del gruppo consiliare di Forza Italia dall’azione della giunta Abramo. Insomma un andamento ondivago dei rapporti di maggioranza. 

Oggi appare evidente che le prese di posizione sul bilancio di Cosenza, giudicato da una parte molto creativo e dall’altro ben speso in funzione dei risultati, nascondono la vera posta in palio: la candidatura alle regionali del 2020, possiamo ormai dire con quasi certezza. Anche se, allo stato, e perdurando l’attuale fibrillazione, non ci sarebbe niente di inatteso nel constatare la possibile coesistenza di due (o più) candidati del centro destra. L’hanno ricordato i forzisti di Catanzaro: Tafazzi non abita soltanto chez centrosinistra.