Valli Cupe, Tallini: ‘Il male della Calabria l’ingratitudine’

'Colpisce sia chi ha materialmente ideato la riserva con un lavoro scientifico che è durato venti anni, sia chi si è assunto l’onere e la responsabilità di promuovere, a partire dal 2015, la legge istitutiva della riserva naturale'


“Il più grande male della Calabria è senza alcun dubbio l’ingratitudine che inibisce ogni genere di riconoscimento e quindi di riconoscenza. La vicenda della riserva naturale di Valli Cupe, gioiello del patrimonio ambientale calabrese, è emblematica”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Domeico Tallini.

“La scure dell’ingratitudine – aggiunge Tallini – colpisce sia chi ha materialmente ideato la riserva con un lavoro scientifico che è durato venti anni, sia chi si è assunto l’onere e la responsabilità di promuovere, a partire dal 2015, la legge istitutiva della riserva naturale. E’ stato questo il passaggio fondamentale che ha istituzionalizzato la riserva, dotandola di personalità giuridica e facendola pertanto assurgere alla dignità di bene pubblico da preservare. Sembra che molti, anche a Sersale, l’abbiano dimenticato. Ma poco importa. L’essenziale è che oggi Valli Cupe sia una delle realtà ambientali più importanti della Calabria e del Meridione e che questa sia nata per mia esclusiva iniziativa”.

Tallini in merito alla vicenda prosegue: “Non mi stupisco più di tanto che i parlamentari cinquestelle facciano fatica a riconoscere i meriti degli avversari politici. E’ una loro caratteristica. Mi stupisce invece il fatto che essi si stiano schierando, in questa vicenda, proprio con coloro che avevano già trasformato le Valli Cupe in un carrozzone politico, come denunciato da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Mi domando: dov’erano i parlamentari cinquestelle quando il direttore della riserva si è dimesso a causa di pesanti ingerenze sul suo lavoro da parte dei piccoli ras della politica locale?

Ora aspetto con ansia che l’on. D’Ippolito, che è sempre in maggioranza sia con il governo Conte I sia con il governo Conte II, riesca ad istituire il Parco Nazionale delle Valli Cupe. Iniziativa che col passare del tempo assume sempre più le sembianze di una promessa elettorale o peggio ancora di una presa in giro.

Le falsità diffuse dal sindaco di Sersale nel corso di una conferenza stampa non meritano alcun commento. Ci saranno le sedi più opportune per ristabilire la verità dei fatti e dove difenderò la mia onorabilità.

Sono orgoglioso di quanto ho fatto, con umiltà, per valorizzare la riserva naturale delle Valli Cupe. E’ stato, forse, l’atto più significativo ed emozionante della mia esperienza di Consigliere Regionale. Non c’è stato alcun calcolo politico. Avevo messo in conto incomprensioni e ingratitudini, anche se non immaginavo che le polemiche sarebbero arrivate a tale livello di miseria umana.

Ora mi auguro che, finita l’ubriacatura elettorale, la riserva di Valli Cupe riparta con maggiore slancio, con una gestione trasparente e certamente partecipata, con un ruolo attivo e collaborativo del Comune di Sersale e quello di Zagarise che devono avere a cuore solo e soltanto il futuro del suo gioiello verde vero e proprio scrigno di Calbria e della sua natura a cielo aperto”.