Capitano Ultimo assessore all’Ambiente: la speranza del Wwf Calabria

"Il suo impegno lascia ben sperare per il futuro ma le problematiche da affrontare sono importanti"

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    Riceviamo e pubblichiamo

    La notizia della nomina del Colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio, ben noto come “Capitano Ultimo”, a nuovo Assessore Regionale all’Ambiente, ha suscitato molto interesse tra attivisti e dirigenti locali del WWF Calabrese, sodalizio impegnato sin dagli anni ’70 nella difficile battaglia in difesa della natura in questa regione.

    Il Colonnello De Caprio ha già avuto modo di dimostrare in numerose e importantissime occasioni la Sua dedizione al dovere nella lotta contro la criminalità organizzata, compresa quella che opera nel lucroso settore della gestione illecita dei rifiuti, nella sua qualità di Vice Comandante dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (CCTA) , fino a diventare  Direttore delle attività Convenzionali del Comando per la tutela della biodiversità e dei Parchi Nazionali dei Carabinieri Forestali (CUTFAA). Un impegno che lascia ben sperare per il futuro, nonostante gli enormi problemi che sarà chiamato ad affrontare, in una regione in cui l’ambiente è stato e continua a essere vittima del degrado e in molti casi delle aggressioni più selvagge e irreversibili.  A cominciare dallo scempio edilizio delle coste, cancellate in buona parte da un diluvio di cemento che ne ha cambiato per sempre i naturali e straordinari connotati, passando per la vergognosa situazione dei rifiuti urbani, con la Calabria agli ultimi posti per raccolta differenziata, intere città sommerse dalla spazzatura e l’anacronistico ricorso alle discariche o agli inceneritori.

    A questo si aggiunga la mancata o insufficiente depurazione delle acque reflue che costituisce una delle eterne “emergenze” di una regione che dice di voler puntare sul turismo, ma che, ad ogni estate, è costretta a fare i conti con alcuni tratti di costa inquinati da scarichi di liquami. Lo stesso, enorme, patrimonio naturalistico rappresentato dai Parchi Nazionali, da quello Regionale delle Serre, dalle oasi di protezione, da tutte le zone facenti parte della Rete Natura 2000, necessitano di una costante attenzione, considerando quello che di positivo finora è stato realizzato e cercando di migliorare gli aspetti della conservazione della biodiversità e della fruizione responsabile. Il WWF ricorda al neo Assessore che ancora molte aree del territorio calabrese meritano e attendono di essere tutelate con opportuni strumenti legislativi, sia sulla terraferma (Catena Costiera o Paolana, Monte Cocuzzo, Monte Reventino per fare un esempio fra tutti) che sulla costa, come la splendida Costa Viola.

    Sviluppo delle energie rinnovabili (purché non arrechino danno al patrimonio boschivo e paesaggistico della regione, come purtroppo è accaduto in diverse occasioni), lotta all’ insidioso inquinamento elettromagnetico, prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, forte e deciso contrasto al bracconaggio che imperversa ai danni del patrimonio faunistico regionale, in ciò favorito dalla assoluta mancanza di controlli in campo venatorio. Sono questi (e molti altri) i temi su cui il WWF dichiara la sua disponibilità a confrontarsi con il nuovo assessore nell‘ennesima prova che ha deciso di affrontare.

    Un’impresa che, per essere portata a termine, necessita di un entusiasmo e di una dedizione superiori alle enormi difficoltà che presenta.

    Mai come in questo caso, la speranza è “ Ultima” a morire.

    Le Organizzazioni Aggregate del WWF Calabria

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