Coronavirus, Notarangelo: “Santelli deve coinvolgere la minoranza”

"Il Policlinico è ancora centro di riferimento Covid? Allora la Tensostruttura mi sembra discutibile vista ala multipiano vuota

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    Giunti ormai alla terza settimana di lockdown anche in una regione cosi difficile come la Calabria, con progressiva anche se per fortuna ancora non esponenziale crescita del contagio, il consigliere regionale Libero Notarangelo ha deciso di fare alcune ulteriori riflessioni “evitando ulteriori inutili quanto sterili polemiche”.

    Secondo Notarangelo “la presidente Santelli ha fatto scelte e preso decisioni finora condivisibili in tutto od in parte. Nell’unico incontro, ormai più di una settimana fa, con la minoranza, la presidente ci ha messo al corrente delle iniziali misure studiate con l’unità di crisi. Iniziali misure peraltro poi evidentemente modificate come la decisione, a dir poco discutibile, di costruire una tensostruttura per ospedale da ‘campo’ in prossimità del Policlinico, sebbene esista un’intera ala multipiano nello stesso nosocomio completamente vuota e disponibile rapidamente.
    Certo è opinione diffusa che la mancanza di una comunicazione efficace sia uno dei principali nei di come questa neonata amministrazione regionale sta affrontando questa emergenza. Con il rischio concreto di accrescere una fisiologica quanto inevitabile frustrazione nei calabresi.

    Per esempio, prosegue il consigliere “è confermato che il Policlinico è centro di ‘riferimento della Regione Calabria per diagnosi e cura del 2019-nCoV (Coronavirus)’? Se lo è (cosi sembrerebbe vista la ‘manifestazione di interesse’ per reclutamento di personale sanitario interno da adibire a reparti Covid) per quale motivo si provvede alla chiusura ed accorpamento dei reparti di chirurgia toracica e vascolare e del reparto di ortopedia con ovvie, gravi ed intuibili ricadute sulla possibilità di cura delle altre patologie che di certo non rimangono in quarantena? Ed ancora, esistono percorsi “sicuri” per il transito dei pazienti Covid all’interno dell’ospedale Pugliese per scongiurare rischi di contagio e diffusione nosocomiale come accaduto purtroppo in ospedali lombardi settimane orsono e ritenuto una delle cause principali di diffusione del contagio in quella regione?”

    Purtroppo per Notarangelo “l’incertezza assoluta sulla durata del lockdown e sulle previsioni circa la diffusione del contagio impone un deciso quanto repentino cambio di rotta nel costruttivo rapporto tra maggioranza ed opposizione in seno al consiglio regionale. Cambio di passo, aggiungo, reso ancora più necessario dalla grave ed esplosiva condizione economica che oserei definire ‘post bellica’ preventivabile alla fine di questa guerra al Coronavirus. È più che auspicabile per esempio un costante, non improvvisato e formale confronto tra la Presidente, l’Unità di crisi ed il consiglio regionale tutto. Un tavolo di lavoro concreto e permanente insomma che dia voce e fornisca orecchie anche al popolo calabrese che il 26 Gennaio non ha votato per l’attuale amministrazione regionale in carica e composto da tutte le forze politiche che siedono in consiglio regionale. Insomma, come dice Goffredo Bettini, ‘che contribuisca a dirigere le operazioni da compiere, la cui responsabilità resta a capo degli organismi istituzionali preposti’”.

    Un coinvolgimento delle energie e delle competenze della minoranza che sempre secondo il consigliere “avrebbe il merito, riconoscendo l’eccezionalità del momento che chiaramente necessita della maggiore ‘concordia operativa’ possibile, di saper inaugurare una nuova fase della politica in salsa nostrana, che metta al centro di ogni singolo provvedimento solo e soltanto il bene comune di tutti i cittadini calabresi.
    Ci sarà chiaramente tempo e modo di verificare le nostre legittime differenze politiche o le nostre differenti visioni sul futuro di questa terra”.

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