Assunzioni al Pugliese-Ciaccio, Abramo: “Spero che presto trovi spazio anche chi è rimasto fuori”

Il sindaco: "Bene sinergia tra azienda e sindacati"

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    “L’accordo raggiunto fra i vertici aziendali e le sigle sindacali per le circa 200 assunzioni al Pugliese-Ciaccio, fra stabilizzazioni del personale già in servizio e scorrimento di graduatorie già attive, è un’ottima notizia per il più grande hub regionale, che in questo modo amplia la propria dotazione organica, ma soprattutto dà certezze lavorative a un consistente nucleo di professionisti”. Lo scrive in una nota il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.

    “La crisi Covid – spiega Abramo – ha solo rafforzato una necessità conosciuta da tempo, quella cioè di garantire al Pugliese un più largo contingente di medici, infermieri e operatori sanitari per far fronte alla grande mole di servizi erogati quotidianamente e dare respiro, dall’altro lato, a un personale spesso costretto a turni massacranti per sopperire alle carenze d’organico.

    Il Piano del fabbisogno che, tramite le norme stabilite dal Decreto rilancio, ha permesso all’Azienda di procedere con le stabilizzazioni di chi lavorava da anni in quelle strutture, e allo stesso tempo di far scorrere una graduatoria già attiva per l’assunzione di 70 nuovi infermieri, è la testimonianza che il management del Pugliese-Ciaccio ha lavorato bene e altrettanto bene hanno operato i sindacati: questa sinergia fra vertici aziendali e organizzazioni sindacali che ha consentito di ottenere un risultato molto importante per il sistema salute del capoluogo calabrese, e a cascata per una buona fetta del territorio centrale della nostra regione, è la strada da seguire anche in futuro.

    Ringrazio, pertanto, sia i sindacati che il management dell’Azienda ospedaliera, e rivolgo loro un appello per far sì che i precari rimasti esclusi dalle stabilizzazioni, perché privi dei requisiti di legge, vengano assunti al più presto a tempo indeterminato. La proroga di questi contratti è una prima e utile soluzione in vista di quella definitiva. È evidente, infatti, che le nuove sfide che l’emergenza Covid ha posto al nostro sistema sanitario, unite alle ataviche carenze di personale nel principale ospedale hub della regione, consentono di trovare spazio a tutti quelli già in servizio con contratti precari e a quanti, risultati idonei nelle graduatorie di concorsi già espletati, attendono una chiamata che è loro assoluto diritto”.

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