Sindaco e dirigenti preoccupati per la riapertura delle scuole

Un incontro al Comune tra Abramo e i nove dirigenti scolastici cittadini

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    di Raffaele Nisticò
    Preoccupa, a Catanzaro come in tutta Italia, l’appuntamento con la riapertura dell’anno scolastico dopo l’emergenza Coronavirus, fissato come risaputo per il 14 settembre. La filiera della scuola è tutta in fermento, per arrivare alla data con un minimo di organizzazione. È una filiera molto lunga, che comprende le famiglie, le scuole, le amministrazioni. Oggi pomeriggio a Palazzo De Nobili il sindaco Sergio Abramo ha convocato i dirigenti scolastici dei nove istituti di primo grado esistenti in città per fare il punto della situazione, ascoltare le singole posizioni, prospettare soluzioni. Il quadro che è emerso non è per nulla roseo.

    Nessun Istituto è in grado di rispettare, con le attuali dotazioni in aule e personale, i dettami imposti dalle misure di prevenzione adottate dal ministero su sollecitazione degli esperti. I conti sono presto fatti. Il distanziamento presuppone un pressoché generalizzato dimezzamento delle singole classi, il che implica da un lato il raddoppiamento del personale e, dall’altro, la scelta quasi impossibile tra un raddoppio di aule e una difficile turnazione.

    Mentre il fabbisogno di personale è di competenza ministeriale, la dotazione strutturale compete alle amministrazioni locali, e, nella fattispecie per il ciclo primario, al Comune. Il sindaco, intanto, ha assicurato che tutti i dirigenti potranno nell’immediato avvalersi di un consulente tecnico comunale con il quale ricercate la migliore soluzione casi per caso. I dirigenti, da parte loro, hanno quantomeno chiesto uno slittamento dell’inizio delle lezioni, affidandosi in ciò all’intermediazione del sindaco presso gli enti di governo. Anche nella considerazione della subitanea interruzione delle lezioni per le sopravvenienti consultazioni elettorali e referendarie. A breve ci sarà un altro incontro per rimettere a fuoco il problema.

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