Mattinata di protesta degli addetti alle pulizia dell’aeroporto lametino indetta dalla Cisl Fisascat

Si contesta il passaggio dei dipendenti ad una nuova ditta affidataria con condizioni contrattuali peggiorative

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    Mattinata di protesta degli addetti alle pulizia dell’aeroporto lametino indetta dalla Cisl Fisascat.

    Il sit-in è stato organizzato davanti l’aerostazione per chiedere alla Sacal di «verificare con immediata urgenza l’affidamento del servizio di pulizia, in quanto da una verifica effettuata la nuova azienda aggiudicataria del servizio applicherebbe un contratto cosiddetto minore rispetto alla ditta uscente. Questo provocherebbe una perdita di reddito per i lavoratori già di per se monoreddito».

    Dopo aver chiesto invano incontri chiarificatori alla società che gestisce gli aeroporti calabresi, ora in fase di cambiamento di management dopo il triennio a guida De Felice, il sindacato lamenta anche come da circa 2 mesi gli stessi lavoratori si trovino, anche a causa del Covid-19, in un “limbo”, «sospesi senza stipendio in attesa che l’affidamento riparta e contestualmente anche i contratti di lavoro».

    Il segretario generale Fortunato Lo Papa ricorda come «per Sacal non è il primo caso di gestione non regolare di appalti, era già accaduto con il settore ristorazione in cui la nuova società non aveva dovuto obbligatoriamente assorbire i dipendenti già operanti da anni tramite clausole sociali. Ora questa altra anomalia, con 5 dipendenti che sono senza stipendio e si trovano sospesi tra precedente e nuova gestione, per un appalto di circa 900.000 euro spalmato sui vari anni di contratto che non trova la condivisioni dei sindacati sottoscrittori del contratto nazionale di settore e viene criticato anche da Confindustria».

    Visto il periodo di “passaggio della guardia”, attendendo la nuova presidenza e management, il sindacalista auspica che «il nuovo corso della Sacal, che è una società a capitale misto ma che usufruisce anche di fondi pubblici, sia più trasparente e rispettoso dei lavoratori».

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