Emergenza Covid 19, tutti i dubbi di Riccio su fondi e Centro regionale

Gli interrogativi del consigliere comunale posti, anche, ieri in Consiglio Comunale

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    Lo aveva detto in Consiglio comunale ieri e lo ribadisce oggi tramite nota stampa. Il consigliere Eugenio Riccio si chiede che fine hanno fatto i fondi stanziati per il Covid 19. “Non un euro speso, di quelli arrivati in Calabria, per l’emergenza Covid. Non un euro programmato. Il vuoto totale in fatto di programmazione. E soprattutto nessuna risposta alle domande dei cittadini da parte della Regione Calabria, che dovrebbe essere governata in nome e per conto dei cittadini – incalza Riccio.

    “E allora – si legge nella nota – le domande proviamo a porle a qualcun altro. Magari ai diretti interessati sul campo, i medici. Preso atto, come affermato dal dottore Cosco in una recente intervista, che non vi è stato alcun aumento di posti di terapia intensiva presso il Pugliese Ciaccio di Catanzaro, possiamo almeno sapere, da chi governa la sanità in Calabria e a Catanzaro, in caso di una patologia riconducibile ad un possibile contagio Covid, per un bambino, quale deve essere la procedura? Come l’ospedale Pugliese Ciaccio e l’Asp si sono organizzati? Esiste un nuovo piano aziendale adattato all’emergenza? Sono stati previsti spazi e personale dedicato nel caso in cui vadano fronteggiate eventuali situazioni che riguardino i minori? E’ stato previsto un piano di potenziamento delle assunzioni? – si chiede il consigliere. “Tutto questo – conclude .facendo salva ovviamente la tutela delle normali attività ambulatoriali riservate agli adolescenti (il senso della Palazzina e del Centro Covid Regionale, mai realizzati, doveva essere proprio quello  di esternalizzare i percorsi Covid dall’ospedale, almeno così a detta dei diretti interessati). Troviamo strano che nessuno si indigni per tanto pressapochismo e disorganizzazione, evidentemente oggi la fratellanza di intenti e tra amici ha un peso maggiore rispetto all’etica, alla morale, alla deontologia professionale e, soprattutto, al rispetto per i cittadini e la loro salute”.

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