Comunali Reggio Calabria, Falcomatà resta sindaco

Vinto il ballottaggio con Minicuci. "Savini stai a casa tu"

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    “Qualcuno voleva provare a mettere bandierine nella nostra città. Noi non lo abbiamo permesso e allora con simpatia e con il sorriso diciamo…
    “Salvini stai a casa tua”… Lo ha detto il riconfermato sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà dopo essersi affacciato dalla sede del Comitato davanti alla folla di suoi sostenitori che lo acclamavano. Falcomatà è stato confermato sindaco vincendo il ballottaggio con Minicuci del centrodestra. Per il sindaco uscente il 58.6% dei consensi. “Nell’ultima settimana prima del ballottaggio – ha detto Falcomatà parlando con i giornalisti prima di stappare una bottiglia di prosecco – avevamo cominciato a sentire la fiducia. La città ci stava proteggendo. Ha cercato in noi l’elemento di difesa. Noi abbiamo provato ad interpretare questo sentimento. Questa è la vittoria della città di Reggio Calabria, la vittoria dei reggini, è anche la vittoria di chi ha preferito premiare e dare fiducia ad altre idee di amministrazione, ad altre idee di governo”. “Quello che abbiamo sentito in questa campagna elettorale – ha aggiunto – era tantissima fiducia, ma allo stesso tempo una forte domanda di cambiamento. Non è stato facile condurre una campagna elettorale in mezzo ai rifiuti. Non è stato facile condurla piena di attacchi strumentali e con poche idee rispetto al futuro della città. Ma la città lo ha capito. Io davvero ringrazio tutti i reggini. Da domani cambieranno le cose. Noi saremo interpreti di questo sentimento di cambiamento nella continuità. Abbiamo attraversato l’inferno, scalzi e senza scorta. E ne siamo usciti vivi, siamo consapevoli che il meglio deve ancora venire. Sarà un futuro condiviso con tutte le forze sane della città, con tutte quelle persone che hanno deciso di restare a Reggio Calabria, perché ci sono nate a Reggio Calabria. Hanno deciso di resistere e di investire per la nostra città. Ecco, loro dovranno essere ancora più protagonisti del del governo cittadino e dell’amministrazione della cosa pubblica”.

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