Chiarella (Petrusinu ogni minestra): Consiglio Comunale chi l’ha visto?

"La dichiarata assenza del consesso sembra non suscitare alcuno interesse nella comunità. Anzi..."

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    In questo difficile periodo – ricorda Amedeo Chiarella dell’associazione culturale Petrusinu ogni minestra – si preferisce, non per scelta, stare molto in casa onde evitare di essere contagiati dal noto virus che dilaga a macchia d’olio. Quindi per vincere la noia bisogna necessariamente attrezzarsi cercando qualcosa da fare. Oggi  il passatempo preferito è l’uso del computer. Anche chi scrive si serve di tale mezzo e spesso consulta un sito giornalistico catanzarese per venire a conoscenza di quello che succede, in tempo reale, a Catanzaro. Logicamente si legge di tutto e l’altro giorno l’attenzione si è concentrata su un articolo dal titolo intrigante: “Si è perso il Consiglio Comunale. Sospeso ad horas, non se ne hanno notizie da due settimane”.

    A dire il vero, lo scrivente, nel leggere quanto sopra, non ha potuto fare a meno di ricordare a se stesso che dal 2012 diserta le urne e, quindi, non vota più. La scelta di salire sull’Aventino la dice lunga… e non appartiene solo a chi sta scrivendo dal momento che ad ogni tornata elettorale il partito degli astensionisti nel Capoluogo di Regione calabrese si colloca fra i primi posti. Comunque l’articolo in questione si è prestato a solleticare la mente del lettore che avrà di certo pensato che la dichiarata assenza del Consiglio Comunale di Catanzaro non suscita alcuno interesse fra la comunità. Non solo, ma visti i risultati finora raggiunti si può convenire che di tale Organismo i cittadini catanzaresi ne possono fare sicuramente a meno, prova evidente che neanche si sono accorti di detta latitanza.

    Ma preme sottolineare che in concomitanza dell’assenza del Consiglio, per puro caso, dalla nutrita rassegna stampa dell’Associazione Culturale Catanzarese “Petrusinu ogni Minestra” sono venute fuori alcune dichiarazioni relative ad altri contesti non riguardanti la città di Catanzaro e che qui, di seguito, si riportano: “La condotta dei politici locali continua a gridare vendetta al cospetto di Dio e degli uomini, ma niente si muove, nulla muta”; “Alcuni scranni sarebbe meglio che fossero vacanti, vista la nullità di chi posa le terga”.

    Non si capisce perché proprio in questo frangente siano ricomparse queste due diciture. Trattasi di pura combinazione o potrebbe essere un segno o un monito per molti catanzaresi che dimenticano facilmente?

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