Centro covid a Villa Bianca: la proposta del Psi Catanzaro

"La medicina del territorio risulta completamente sottovalutata"

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    “Ciò che è accaduto in queste ore nella nostra regione è la rappresentazione plastica di quanto la classe dirigente calabrese sia inadeguata a tutti i livelli. Al netto dello stucchevole gioco allo scaricabarile cui stiamo assistendo tra tutte  le forze politiche, che si beccano alla stregua dei capponi di Renzo, appare di palmare evidenza come a fronte dell’inutilità di un commissariamento della sanità, ormai permanente e non risolutivo, vi sia stata l’inerzia di un intero consiglio regionale che, in altre faccende affaccendato, non ha vigilato sull’operato di Cotticelli”.

    Lo afferma in una nota Gregorio Buccolieri, commissario Cittadino Psi Catanzaro.  

    “In piena emergenza pandemica, a fronte di un’atavica fragilità delle strutture sanitarie, in estate gli inviti a visitare le bellezze della nostra terra – si legge nella nota –  da parte dei nostri più autorevoli esponenti politici regionali, si sono sprecati. Di contro, nessuna organizzazione per arginare la già annunciata seconda ondata, nessuna proposta strategica da maggioranza e opposizione, nessuna visione politica, nessun controllo. Il Governo nazionale – prosegue –  sta tentando di mettere una pezza provvedendo, in luogo di Cotticelli, ad una repentina nomina, quella di Zuccatelli (peraltro più volte attenzionato dalla magistratura calabrese)  che appare già inadeguata. Basterebbe chiedere ai dipendenti delle aziende ospedaliere del Capoluogo, Pugliese-Ciaccio e il MaterDomini, dei quali lo stesso Zuccatelli è attualmente commissario. Oggi, ancora una volta i calabresi stiamo pagando sulla nostra pelle responsabilità evidenti di una classe politica che negli ultimi venti anni ha abdicato al suo ruolo di guida. Con il risultato che sicurezza, sanità e lavoro, i tre pilastri su cui si sostiene l’intera impalcatura democratica risultano di fatto erosi”.

    La sanità calabrese  regge (non si sa per quanto) solo e soltanto per lo spirito di servizio del personale medico e paramedico che, ancora una volta, a mani nude sta combattendo una guerra impari contro un nemico invisibile nell’interesse della collettività.

    “Per non parlare poi della medicina del territorio che risulta completamente sottovalutata se non addirittura depotenziata, mentre in altre regioni il suo rafforzamento è stata la soluzione al problema. Di qui ne deriva un fisiologico ritardo nel processare centinaia di tamponi con il comprensibile rischio di diffondere il contagio. Non si capisce – conclude il commissario di partito – dunque, cosa o chi, abbia impedito tale processo di rafforzamento della medicina di base. A tutti questi lavoratori va il Pensiero del Partito Socialista di Catanzaro che, anche  denunciando (se servirà) presso le competenti Autorità eventuali condotte illecite poste in essere dai soggetti a vario titolo coinvolti, metterà in campo, nei prossimi giorni, ogni iniziativa utile a garantire la loro incolumità. Ed in tale direzione non si può non essere d’accordo, pertanto,  con la proposta che da più parti si leva nell’intento di istituire, sempre a Catanzaro, un grande centro Covid, esterno all’Ospedale Pugliese, utilizzando il vicino (già)  Policlinico Universitario “Villa Bianca” che, essendo pressocchè sgombero, dotato anche di pista di atterraggio per elisoccorso  e presentando molteplici percorsi per l’accesso, da ogni punto di vista ha i requisiti per diventarlo. Basta chiacchiere e perdite di tempo, a queste latitudini l’emergenza sanitaria è già diventata crisi sociale ed economica”.

        

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