Dio è morto, ma Tansi non se ne è accorto!

Il ricercatore, ex capo della Protezione civile e pure già candidato alla Presidenza della Regione, risponde e rimesta su Gattuso ed Aprile dai microfoni di Radio CRT, nel nome di Nicaso e Gratteri

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    Procolo Guida

    Quando abbiamo deciso con Ugo Floro di inaugurare una nuova rubrica/appuntamento sul nostro giornale che mettesse al centro della discussione di un local le questioni regionali non pensavamo ad un ring, anzi. Abbiamo dunque iniziato ad invitare il Professore Domenico Gattuso che, da sinistra e da sempre ragionando, ci raccontasse quanto e (soprattutto) come un competitor credibile delle destre avesse prospettiva e, dunque, chance di proporre schemi e programmi per davvero diversi. Si sa infatti come Gattuso, assieme a Pino Aprile ed una serie di movimenti civici abbiano lanciato un percorso che possa tentare di far sintesi e soprattutto evitare lo scempio accaduto meno di un anno fa quando cinquestelle e Tansi, appunto, hanno detto al 14% dei calabresi andati a votare che il loro consenso non valeva nulla. Diciamo che assieme ad Ugo Floro, avevamo (ed abbiamo ancora) la velleità di favorire ed incalzare su una agenda di confronto politico programmatico che “aiutasse” l’Uno e l’Altro schieramento a tempi diversi da quelli del “peso” dei voti. Da questa intervista in diretta sono pure scaturite critiche, ci è sembrato pure con toni garbati e rispettosi, esposte dal Professor Gattuso verso la quasi immediata scodatura con Carlo Tansi, il ricercatore, ex capo della Protezione Civile e candidato alla presidenza della Regione proprio 10 mesi fa. Beh, questa mattina ai microfoni di Radio CRT nel corso di un’intervista sempre di Ugo Floro nel suo seguitissimo talk di prima mattina, Tansi ha pensato di rispondere proponendo un candidato ideale alla presidenza della Regione: “deve essere una personalità di alto profilo, proveniente dal mondo civico, senza esperienze politiche alle spalle, ma fortemente riconoscibile per aver operato bene nella società, ha raccontato Tansi; ci sono tante personalità in Calabria, penso ad esempio al professore Antonio Nicaso, ha precisato aggiungendo che con questi requisiti ovviamente non è il solo. Nicaso, che è certamente giornalista e docente universitario di gran valore (all’estero per lo più), è noto ai più come coautore di molti libri sulla ‘ndrangheta insieme a Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro. Ed allora il “giochino” di rimestamento di un quadro programmatico di confronto, e dunque almeno semiserio, può tranquillamente attendere, almeno per il mentore della vittoria a Crotone del civico Vincenzo Voce.

    Siamo piuttosto, ci sembra abbastanza chiaro, alla mostra di muscoli per e fra primi della classe. Morto pure Maradona, che da Dio del calcio non ha mai pensato nessuno di spodestare, pensavamo che soprattutto in questa Calabria che è sud dei sud occidentali, potesse toccare una stagione senza tatticismi; almeno in quel campo sinistro e/o progressista che è più morto del Dio di Guccini e dei Nomadi. E non accorgersi nemmeno che sottolineare che come Nicaso ce ne sono tanti, la dice lunga anche sulla capacità di dettare tempi, financo ciarpAmanti. Proveremo e riproveremo, assieme ad Ugo Floro a stimolare ancora, figuriamoci se con anche Tesoro Calabria; non per fare ascolti, rumore o click. Proveremo a destra ed a manca e pure al centro… di una gravità insostenibile ed intollerante; già per più del 50% dei calabresi che non vanno più a votare da tempo. Chissà se ricercatori, professori universitari e scrittori se lo vogliono ricordare per davvero questo dato, quando aprono bocca dai palchi virtuali, visto che per questo caspita di virus non c’è nemmeno più bisogno che “provino”(?) a calcare quelli fisici; magari nei meandri di quelle “mille calabrie” che non sanno nemmeno i loro nomi, cognomi, titoli ed apostasie di pensiero; almeno quello non autolesionista.

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