Sì di Aiello al Tavolo del centrosinistra, Tansi si fa desiderare

Rinviata a stasera la riunione di concertazione del centrosinistra e del civismo. Il sondaggio del M5S dice sì alle alleanze. I gruppi di centrodestra: nessun rinvio, si voti il 14 febbraio

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    Il tavolo di concertazione del centrosinistra convocato per ieri mercoledì 16 dicembre è stato rinviato a stasera, giovedì 17. Non sembrano esserci motivi particolari all’origine del rinvio di ventiquattrore, se non i piccoli contrattempi del vivere quotidiano che possono colpire anche l’apparato politico. Perlomeno così assicurano i partecipanti dell’altro ieri che, ricordiamo, sono: Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Io resto in Calabria, Articolo 1, Socialisti, Centro democratico, Verdi, Movimento europeo Repubblicano, Calabria aperta, A testa alta e Movimento della Sardine. Ma, a leggere in controluce quanto filtrato a mezzo rete e a mezzo stampa, il rinvio per una volta non sembra propedeutico a un irrigidimento delle posizioni iniziali, preludio a un vero e proprio flop dell’iniziativa voluta in primo luogo da Stefano Graziano, commissario regionale del Pd, e dai componenti del coordinamento elettorale dei Cinquestelle, i parlamentari Riccardo Tucci, Alessandro Melicchio e Giuseppe Giorgio. Anzi, in qualche modo il piano del tavolo nella giornata di ieri si è ulteriormente appianato, dovendosi registrare due impulsi in suo favore.
    Il primo deriva dal responso positivo verso l’apertura del M5S alle alleanze elettorali in Calabria: un sondaggio veicolato attraverso Zoom tra i militanti cinquestellini non vincolante ma pur sempre un “atto di indirizzo” verso le scelte prossime, diametralmente opposto alla ferrea chiusura di un anno fa. C’erano diverse opzioni a disposizione dei partecipanti al sondaggio: ha leggermente prevalso il favore verso un’alleanza con le liste civiche compresa quella di Tansi (69 per cento), subito dopo con piccolissimo scarto la possibilità di allearsi con tutto il centrosinistra compreso Tansi, e finanche, un po’ più staccata, l’idea di andare alle urne con una coalizione di tutto il centrosinistra escluso Tansi. Anche detta così, sulla base di un semplice sondaggio tra le Stelle, tutto sembra convergere su Carlo Tansi e al suo “Tesoro Calabria”, nel senso che sta prevalendo l’idea, anche se nessuno ancora lo ha ammesso a chiare lettere tra i maggiori contraenti de tavolo, che con Tansi in coalizione i giochi si potrebbero riaprire, senza Tansi la sorte delle elezioni, se si dovesse realmente votare a san Valentino, sarebbe segnata a favore del centrodestra. Per questo si vanno moltiplicando i contatti con l’ex capo della Protezione civile, di cui l’unico segno esteriore è l’accorato appello che gli ha rivolto direttamente il coordinatore del Forum Pd Cosenza, Giuseppe Giudicendrea: “Caro Carlo – scrive Giudiceandrea – il senso di responsabilità che ti riconosco non credo possa permetterti fughe ‘in solitaria’ che avrebbero il solo fine di consegnare, di nuovo, la Calabria alla destra più becera che l’Italia ha conosciuto dopo il Ventennio”. Se il problema, dice Giudiceandrea, è la compilazione delle liste nei tempi ristretti consentiti dalle norme, il Pd e la coalizione sono pronti a farsene carico.

    Vedremo entro oggi se Tansi scenderà a più miti consigli, partecipando al Tavolo. Dove, invece, ha concesso la sua presenza Francesco Aiello, già candidato presidente nella precedente tornata con i Cinque Stelle. Il prof si fa portavoce di “un civismo che, a parte i casi di isolate spinte forme di onnipotenza individuale, sta cercando di fare rete e di unire le forze per consolidare e rendere produttivo il dialogo con i partiti”. Aiello avverte che “per essere credibili, le scelte sul programma, sulla figura del candidato alla presidenza della Giunta regionale e dei candidati consiglieri devono essere di reale rottura con il passato. La guida deve essere affidata ad una forte e dinamica personalità incline al lavoro di squadra, con un elevato radicamento territoriale, capace di dialogare con tutti su scala regionale e nazionale e con una visione d’insieme sia delle difficoltà della Calabra sia delle potenzialità da mettere a sistema nei prossimi anni. Da escludere, quindi, chi pensa di essere da solo in un teatro (one-man show)”. Sembrerebbe, quest’ultima connotazione, l’identikit di Tansi, ma non è specificato nel testo, e men che mai ci sentiamo di decriptare il messaggio in codice, se mai c’è.

    Da notare che tutto tace sul fronte opposto. Con l’eccezione di una nota dei gruppi consiliari di centrodestra al Consiglio regionale che vogliono sventare all’origine il tentativo di rinviare le elezioni fissate dal facente funzioni Nino Spirlì per il 14 febbraio. “I calabresi hanno il diritto di votare subito”, dicono i gruppi di maggioranza. Evidentemente si sentono forti, e vogliono sfruttare la posizione di governo, e le opportunità che offre in termini di spesa. In proposito si è sentita la voce di Mimmo Bevacqua, capogruppo Pd a Palazzo Campanella: “Ogni settimana si scopre una delibera natalizia per fare qualche regalo elettorale”. Bevacqua si riferisce in particolare agli 11 milioni assegnati a 35 Comuni per il rischio idrogeologico assegnati “senza effettuare un avviso, valutare ipotesi alternative di investimenti da selezionare, stabilire dei criteri preventivi per la scelta delle opere finanziare o definire graduatorie”. Non passa giorno, effettivamente, che l’assessore Gallo per l’Agricoltura e l’assessore Orsomarso per le Attività economiche non comunichino interventi milionari in favore delle categorie di competenza, con la promessa, oggi pronunciata da Orsomarso, di raddoppiare o triplicare gli incentivi in caso di riconferma alle urne. Tutto lecito, naturalmente: “à la guerre comme à la guerre”, direbbero sotto la Tour Eiffel. Ma anche alla Cittadella suona bene.

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