Tansi scatta in avanti e scompiglia le carte del Tavolo del centrosinistra allargato

L’ex capo della Prociv presenta tre liste per le tre zone elettorali e si appresta a raccogliere le firme per la sua candidatura a presidente, ignorando l’ultimo appello del commissario dem Graziano che aggiorna la riunione alle 14 di oggi

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    Non sono valse le trattative, le ambascerie e neanche l’offerta di non belligeranza, se non le scuse, quantomeno la professione di sovrumana pazienza da parte del commissario dem Stefano Graziano per smuovere la ferrea determinazione di Carlo Tansi a mettere ancora una volta il sigillo della sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria. Nell’ostinata convinzione del topo alle prese con la noce, che sia solo questione di tempo e la dura scorza della Torta e del suo Partito cederà ai denti affilati di quel Tesoro che è la Calabria, scarsamente considerato finora eppure ricco di personalità che, al fuori degli schemi tradizionali della politica, cercano comunque occasione di partecipazione alla vita pubblica.

    Scorrendo l’elenco dei componenti delle nove liste, tre per ciascuna delle circoscrizioni calabresi, ripartite tra “Tesoro Calabria”, “Calabria Pulita” e “Calabria Libera”, in totale 34 donne e 38 uomini si può essere d’accordo con quanto scrive Tansi nella nota di presentazione, trattarsi di “72 persone perbene in gran parte della società civile, che condividono gli ideali per contrastare le cause del degrado socioeconomico e infrastrutturale della Calabria dovute principalmente all’irresponsabile attività di una classe politico-burocratica incline a salvaguardare i propri interessi di bottega gestiti spesso con accordi trasversali tra le varie fazioni”. Da noi raggiunto mentre si apprestava a una diretta in una tv locale del Reggino, Carlo Tansi ha esplicitato il suo pensiero fuor di metafora: “Lo scopo della mia candidatura è rappresentare una spina nel fianco di tutti i partiti, di destra e di sinistra, per eliminare dalla storia della Calabria gente come Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio, Luigi Incarnato, Mario Oliverio, Enzo e Flora Sculco, Pino e Tonino Gentile, Sebi Romeo, e altri ancora, anche di Catanzaro, che non mancano…”.

    Insomma, mentre il tavolo di concertazione tra Pd e centrosinistra M5S Sardine Calabria aperta e altro Civismo, si riuniva per la terza volta per trovare un accordo separando i temi dalle persone, ovvero i programmi dai possibili candidati, in splendida solitudine arrivava il primo candidato ufficiale: proprio lui, Carlo Tansi. A questo punto, tornare indietro è quasi impossibile, non fosse altro per una questione di coerenza: se tutto si rivelasse un bluff, Tansi metterebbe alla berlina le 9.000 persone che da qui al 14 gennaio apporranno la firma in calce alle liste.

    Con questa pietra d’inciampo sul suo precoce cammino, il Tavolo del centrosinistra, M5S e Civici si è riunito alle 21, ora ormai fatidica, appena dopo Carosello. Morale della favola: occorre pensare oltre Tansi, rimodulare previsioni, allargare aderenze senza sconfinare nell’indeterminato, nel grigio, nel già visto: un esercizio insieme di responsabilità e di fantasia, due doti, soprattutto la seconda, non facilmente reperibili nell’agone politico odierno. Prova ne sia il subitaneo arroccamento che è stato manifestato da uno dei tre coordinatori elettorali del M5S, Alessandro Melicchio che, difronte alle difficoltà “del Pd di ricevere e di Tansi di essere ricevuto”, ha detto in tv e scritto sui social che “non è assolutamente scontato che noi andiamo con il centrosinistra” e che “le cose calabresi sarebbe bene non fossero affidate a chi calabrese non è ed ha la mente rivolta su altre realtà”, esplicito riferimento all’impegno del commissario Pd Graziano nella corte di De Luca in Campania.

    Da parte sua Graziano in proposito, poche ore prima dell’annuncio di Tansi aveva detto: “Ora, però, bisogna andare avanti perché in ballo non vi è il nome di Stefano Graziano o di Carlo Tansi, ma il destino di un’intera comunità già fortemente messa alla prova da fragilità strutturali, diffuse povertà, privazione di diritti essenziali”.

    E, in nome, ancora, di questo senso di responsabilità, si cerca di mantenere in funzione il filo con il geologo cosentino, per non cadere nel gorgo del cupio dissolvi che anche in recenti occasioni ha dato campo libero al centrodestra. Tanto che, dopo avere apprezzato lo spirito e il tenore dell’ultimo invito di Graziano a Tansi, il Tavolo ha deciso di riaggiornarsi a oggi pomeriggio, alle 14. In fondo, si può prendere per buona la motivazione prettamente “tecnica” che Tansi adduce al suo scatto in avanti: non può correre il rischio di non vedersi convalidate le liste come successe a gennaio, per imperizia, inesperienza e fretta. Un po’ di tempo ancora c’è, anche se si va assottigliando. Ballare sull’orlo del cratere è un esercizio forse eccitante, ma anche estremamente pericoloso. E un esperto di rischi incombenti e cataclismi incombenti come Tansi lo sa bene.

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