Silenzio e mancanza di azioni concrete: lo sfogo di sette giovani

"Nessun dibattito politico, nessuna barricata, nessuna rimostranza sui fatti che stanno colpendo la nostra città"

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    Dove sono finite le lotte politiche, si chiedono sette giovani impegnati in politica e con un ruolo partitico quali sono Saverio Mirijello, Danilo Rubino, Fausto Belpanno, Giuseppe Daniele, Francesco Chiodo, Egle Procopio, Giuseppe Ciciarello che affidano ad una nota l’amarezza per la fase che sta attraversando la politica.

    “Nessun dibattito politico, nessuna barricata, nessuna rimostranza sui fatti che stanno colpendo la nostra città, a partire dalla profonda crisi della politica e dei partiti, fino ad arrivare al caso della Abramo Customer Care e il Sant’Anna Hospital.  Tace il Sindaco Abramo, tacciono i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza e il silenzio, come ben si sa, non ha mai portato nulla di buono.  Purtroppo, questa è l’ennesima dimostrazione che questo Consiglio comunale, inizialmente caratterizzato da un forte rinnovamento, nei fatti si è dimostrato politicamente non competente e ne all’altezza del ruolo”.

    Incalzano: “Una responsabilità politica dei partiti che deriva dalle scelte che vengono fatte nel momento delle candidature poiché, come ben noto, si guarda spesso alla quantità dei portatori di voti anziché alla qualità che ogni candidato può esprimere. In una Calabria e in una città devastata dalla pandemia – si legge nella nota – senza considerare le conseguenze di una possibile chiusura del Sant’Anna hospital che dell’Abramo Customer Care, la politica cittadina non si smuove di un millimetro, non si impegna, non combatte ma si limita a qualche articolo stampa di vicinanza, del tutto insignificante e senza azioni concrete, cercando solo di prolungare la propria agonia. Dove sono finite le lotte politiche? Dove sono finite le azioni concrete a sostegno delle eccellenze cittadine? Dove sono finite le manifestazioni, le barricate, le prese di posizione collettive per salvaguardare il capoluogo? Dove sono finite le promesse di una città nuova, di una politica rinnovata, tenace e competente, che tanto è stata sbandierata in campagna elettorale da tutti gli schieramenti?  Ora, più che mai, sarebbe necessario uno scatto d’orgoglio, soprattutto in vista di una possibile chiusura del Sant’Anna Hospital, ultima dose letale del tessuto economico e sociale cittadino, e non un silenzio così imbarazzante, presagio di un’eutanasia politica che il Consiglio Comunale, con i suoi spasmi, sembra invocare”.

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