Scomparsa la Fieragricola per “Agri in Web” 150 espositori virtuali ma senza il patrocinio del Comune di Lamezia Terme

Dal 29 gennaio al 2 febbraio aziende potranno esporre virtualmente non solo i propri prodotti ma anche i processi produttivi

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    Con il cantiere del primo modulo dell’“Agriexpo” consegnato lo scorso anno nell’area industriale lametina, ed il polo fieristico ultimato da poco al posto dell’arena Magna Graecia a Catanzaro, anche una tradizione di quasi 50 edizioni come la Fieragricola lametina muta, cogliendo le restrizioni Covid per tentare un approccio moderno e diverso.

    Nella conferenza stampa online di presentazione Maria Grazia Milone, componente del comitato che ha organizzato questa prima edizione di “Agri in Web”, ricorda come «nelle ultime edizioni non poche erano state le problematiche delle tradizionali fiere, sia qui che nel resto di Italia, quest’edizione abbiamo puntato a cambiare approccio facendo tornare l’agricoltura al centro dell’esposizione, anche se virtuale. Da par mio rappresento il florovivaismo, che nel lametino ha un grosso polo di produzione ed eccellenza».

    Tra gli organizzatori Francesco Antonio Fagà non nasconde che «tutte le fiere a livello nazionale ed internazionale sono saltate per via della pandemia ed erano già in crisi, ma dal problema abbiamo visto la risorsa di poter attraverso la tecnologia affiancarci al livello di esposizioni di livello maggiore: non c’è la necessità di trasporti e logistica, ma online creiamo interazione tra aziende e clienti. Questa fiera parte dall’impegno degli imprenditori, ovvero da chi produce ed affronta difficoltà quotidiane in una regione in cui è complesso fare impresa».

    Attualmente sono 150 gli espositori registrati sulla piattaforma (una mappa interattiva divisa per padiglioni tematici e per settori), alcuni dei quali a disposizione di visite che si potranno prenotare nelle proprie aziende, che online su www.agriinweb.it dal 29 gennaio al 2 febbraio potranno esporre virtualmente non solo i propri prodotti ma anche i processi produttivi, iniziativa che sarà assicurata tramite la tecnologia Blockchain della Blazon Social Job Community.

    In calendario circa 100 ospiti divisi tra vari seminari ed incontri online, 18 appuntamenti in streaming, che si affiancano alla fase di contatto tra azienda e clienti per una contrattazione diretta virtuale che apre ad un mercato più ampio di quello locale o l’incontro fisico che continuerà anche dopo febbraio.

    Diversi i patrocini degli enti pubblici e privati, ma non da parte del Comune di Lamezia Terme che non l’ha concesso ora nella fase gestionale della terna commissariale. L’Ente Fiera, inteso come società partecipata, è per altro scomparsa ormai da qualche anno dagli atti amministrativi di via Perugini, al netto delle polemiche politiche ricorsive nei pressi temporali tra un’edizione e l’altra.

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