Fiorita contro Spirlì: “I calabresi meritano rispetto”

Infiamma il dibattito sull'ordinanza della Regione Calabria bocciata dal Tar

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    “Nei giorni in cui a tutte le istituzioni si chiede il massimo sforzo di serietà e progettualità per superare l’emergenza Covid-19, la Calabria e il suo capoluogo sono costretti a subire ancora una volta l’improvvisazione della classe dirigente”. Lo afferma in una nota stampa Nicola Fiorita.

    “Mentre il governatore Antonino Spirlì – si legge –  trascorre il suo tempo sui social, interrogando Facebook per motivare le sue decisioni in materia di chiusura delle scuole, il Tar della Calabria continua a ribadire che viceversa le aule devono rimanere aperte. Costringere tutti gli studenti calabresi alla didattica distanza è una scelta difficile e dettata certamente da una genuina preoccupazione della terza ondata. Non è in dubbio il travaglio, anche emotivo, che sta alla base un atto di tale importanza”.

    “Ma le motivazioni con cui il Tar boccia Spirlì fotografano un’imbarazzante azione amministrativa, fondata sull’incapacità di analisi oggettiva: «Non si rinviene nell’ordinanza impugnata – scrive il Tribunale amministrativo – una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi».

    Forse Spirlì – prosegue la nota – crede che per sospendere un diritto essenziale, come quello allo studio, sia sufficiente incassare qualche like e non ravvisa la necessità di argomentare. E invece occorrono dati certi, dialogo con le professionalità che pure non mancano nel complesso sistema sanitario calabrese e capacità di analisi.  Sostenere con dati scientifici la decisione di chiudere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado sarebbe stato fondamentale per non gettare nel caos un intero sistema fatto di docenti e dirigenti scolastici, di famiglie e studenti. Costoro continuano a essere privati del diritto di programmare una quotidianità già segnata dalla pandemia. Non si può vivere alla giornata quando si parla di formazione e istruzione. I calabresi meritano rispetto”.

    “Con Spirlì – conclude la nota – invece la Calabria si scopre nuovamente mortificata. In questo quadro, Catanzaro deve affermare il suo ruolo di guida e capoluogo. Saremo al fianco del sindaco Sergio Abramo se, con uno scatto di orgoglio, decidesse di incidere positivamente sulla vita dei catanzaresi e dei calabresi, distinguendo la sua azione amministrativa dalla pallida rappresentazione messa in scenda dal presidente facente funzione. Catanzaro e il suo primo cittadino alzino la voce e pretendano rispetto”.

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