Da Lamezia Terme a Reggio Calabria via Tropea a bordo di un treno storico, la proposta dell’associazione Ferrovie in Calabria

Utilizzando una locomotiva elettrica E626 degli anni ’20 in testa a vetture Centoporte, Corbellini e 1937

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    Sulla scia della vittoria della città di Tropea nel contest televisivo “Borgo dei Borghi 2021”, l’associazione Ferrovie in Calabria propone di «rilanciare in grande stile il “treno storico” di Ferrovie dello Stato in Calabria, iniziando proprio dalla Costa degli Dei. Non dimentichiamo inoltre che il 2021 è stato eletto come “l’anno europeo delle Ferrovie”, ed a livello comunitario verranno portate avanti importanti iniziative di valorizzazione dei trasporti su rotaia, da quelli merci a quelli pendolari, alta velocità ed anche turistici».

    Il “Treno degli Dei” proposto agirebbe sulla tratta Lamezia Terme Centrale – Reggio Calabria Centrale, «instradata ovviamente sulla linea ferroviaria costiera Eccellente – Rosarno via Tropea. Questa tipologia di relazione, infatti, con baricentro ovviamente su Tropea, permetterebbe anche una generale valorizzazione dei territori del vibonese, della Costa Viola e della stessa Reggio Calabria. La stazione di Lamezia Terme Centrale risulta facilmente raggiungibile, in auto, treno ed ovviamente aereo, da una moltitudine di luoghi: da quelli più prossimi, nella stessa Calabria (fascia jonica, cosentino, Sila ecc ), a quelli nazionali (tramite treni AV ed InterCity/Notte e voli aerei) ed internazionali (voli aerei). Da Lamezia Terme Centrale, a bordo del treno storico, il turista possiede un’ampia scelta di destinazioni: da Tropea, ovviamente, passando per le altre località turistiche e balneari della Costa degli Dei come Pizzo, Zambrone, Ricadi, Capo Vaticano, Nicotera. Potrebbe invece decidere di proseguire verso Bagnara, Scilla o Reggio Calabria, godendosi il viaggio affacciato dal finestrino di una vettura Centoporte in composizione al bellissimo convoglio in corsa lungo il Mar Tirreno, per vivere una fantastica esperienza anche lungo la Costa Viola o raggiungendo il Museo Archeologico Nazionale a Reggio Calabria per ammirare i mitologici Bronzi di Riace. Non solo: il treno storico avrebbe una doppia funzione, poichè sarebbe possibile utilizzarlo con destinazione Costa Viola, anche da parte di turisti già presenti a Tropea e lungo tutta la costa degli Dei».

    Si rimarca poi come «l’esperienza di valorizzazione del territorio, così come già avviene sul Treno della Sila in occasione degli eventi organizzati dalla nostra Associazione, inizierebbe ovviamente già dal viaggio in treno: a bordo delle vetture storiche, infatti, il turista verrebbe coccolato con degustazioni di prodotti enogastronomici tipici del territorio, con in prima linea la Cipolla di Tropea e la ‘nduja di Spilinga. Animazioni musicali e piccoli eventi nelle stazioni, renderebbero l’esperienza a bordo del “Treno degli Dei” a dir poco indimenticabile: forse una delle più belle e affascinanti d’Italia e d’Europa».

    Più nello specifico si immagina «una locomotiva elettrica E626 degli anni ’20 in testa a vetture Centoporte, Corbellini e 1937 (senza dimenticare una storica vettura bagagliaio per trasporto biciclette), al fine di offrire al turista un’esperienza di viaggio che va dalla terza classe con antichi sedili in legno fino alla prima classe con sedili in velluto rosso, percorrerebbe l’ultimo tratto di Ferrovia Tirrenica Meridionale rimasto totalmente allo stato d’origine, ovvero l’Eccellente – Rosarno via Tropea. Si tratta di un percorso ferroviario a binario unico elettrificato di infinita bellezza ed interesse ingegneristico grazie alla presenza di storiche opere d’arte e fabbricati (ponti, gallerie, caselli e stazioni) perfettamente conservate».

    La proposta è quindi di ribaltare lo stilema dell’arretratezza infrastrutturale, poiché «viaggiare sulla Eccellente – Rosarno via Tropea, a bordo di un treno storico, è un po’ come tornare contemporaneamente negli anni ’70 o agli anni ’30: si consideri che il resto della Ferrovia Tirrenica Meridionale da Reggio Calabria Centrale fino a Salerno, dopo il raddoppio e le numerose varianti di tracciato, è pressochè irriconoscibile rispetto alla linea ferroviaria originaria. Sono quasi scomparsi gli storici fabbricati viaggiatori e praticamente tutti i caselli risalenti alla fine dell’800».

    Confidando sulla collaborazione del Gruppo Fermodellistico Tropeano, si mette a disposizione anche railbook, il software già attivo «per l’organizzazione dei treni turistici organizzati in Sila (e tante altre associazioni italiane lo utilizzano ormai da qualche anno), che darebbe il meglio di sè proprio con “Il treno degli Dei”. Ogni singolo turista, gruppo di turisti o tour operator, potrebbe scegliere e prenotare il pacchetto che meglio preferisce, caricato online sul portale railbook.it: viaggio in 2 classe Lamezia – Tropea, con visita alla città, pranzo, visita all’esposizione modellistica del GFT, rientro. Oppure viaggio da Nicotera a Reggio Calabria Centrale in 1° classe, con visita ai Bronzi di Riace, pranzo, pomeriggio in città e rientro. E chissà quanti altri interessanti itinerari si potrebbero creare, attorno ad un “semplice” treno storico Lamezia Terme Centrale – Reggio Calabria Centrale via Tropea, che non dimentichiamo, potrebbe avere una capienza anche di attorno 400 persone su una composizione di 7-8 vetture. Ovviamente, queste iniziative vedrebbero coinvolta la Fondazione FS Italiane, proprietaria del materiale rotabile storico ed organo di pianificazione dei servizi ferroviari turistici su rete RFI in tutta Italia».

    Sull’aspetto economico si chiama in causa l’Assessorato al Turismo, «al fine di reperire le necessarie risorse all’organizzazione di un calendario di “Treno degli Dei”: ad oggi esistono infatti numerose possibilità di finanziamento, iniziando proprio dalle risorse messe a disposizione dal Mibac relative proprio alla valorizzazione del turismo lento, specie su rotaia, e ne è esempio l’iniziativa tutta calabrese “Viaggia in treno e scopri la Calabria” che verrà attivata lungo la linea Jonica non appena la situazione epidemiologica lo consentirà. Il coinvolgimento dei Comuni, delle associazioni e degli altri enti operanti sul territorio, dei villaggi turistici, del GAL, porterebbe ad un successo dell’iniziativa senza precedenti».

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