Orari di lavoro, un gruppo di dipendenti comunali contesta il sindaco Alecci

Nel 'mirino' il contenuto della delibera 73 del 26 aprile scorso

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    In una nota inviata al sindaco di Soverato Ernesto Alecci, un gruppo di dipendenti comunali contesta duramente il contenuto della delibera 73 del 26 aprile scorso, con cui è stato integrato l’orario di lavoro a cinque dipendenti comunali a tempo parziale, due dei quali passano da 18 ore settimanali a 30 ore, e tre passano da 18 ore a 24 ore.

    L’aumento orario ha carattere temporaneo, si spiega nella delibera, e ha lo scopo di assicurare maggiore efficienza agli uffici e garantire le prestazioni essenziali ai cittadini.

    I dipendenti sono stati assegnati ai settori tecnico-finanziario, demografico e servizi sociali. Ma la decisione è stata contestata dagli altri dipendenti part-time: “Con il vostro atto di delibera avete messo sotto i piedi la nostra dignità di lavoratori prima e di persone dopo.

    Avete messo in luce una disparità di trattamento. Avete mostrato a tutta la città, e non solo, come nel Comune di Soverato esistono dipendenti di serie A e dipendenti di serie B. Sarebbe stato più onesto, più umano e più congruo dividere le “ore di promozione” con tutti i dipendenti, senza distinzioni, senza discriminazioni”.

    Nella lettera firmata i dipendenti chiedono alla giunta un passo indietro: “Il Comune di Soverato – concludono – ha un organico composto da tanti dipendenti, tante madri e tanti padri di famiglia, ognuno con il proprio compito, ognuno intento nel proprio operato, ognuno dedito al sacrificio e alla voglia di fare”.

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