Corsi: “Cambio di guardia alla Cz Servizi: un brutto segnale per i giovani professionisti”

"Feroleto paga il fatto di non essere nel cerchio magico"

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    “Il cambio alla guida della Catanzaro Servizi non è solo l’ennesima manovra elettorale del duo Abramo-Tallini, ma è anche un brutto, bruttissimo segnale che viene mandato ai professionisti della città e ai giovani. In questa città, da venti anni non esiste ricambio e solo due o tre professionisti, funzionali alle logiche dei due “sindaci” le due facce della stessa medaglia Abramo e Tallini, possono ambire ad incarichi manageriali. Sono due o tre cognomi, sempre gli stessi, baciati dalla “fortuna” politica quella che in altri ambiti viene definita in modo diverso, con i risultati che tutti possono vedere, figurano nelle società partecipate”. Inizia così l’analisi del consigliere del gruppo misto Antonio Corsi.

    “Non discuto – si legge nella nota – il valore professionale di costoro, perché sarebbe un esercizio inutile considerati i risultati, ma mi chiedo: possibile che in una città di novantamila abitanti non esistano altre professionalità oltre a quelle premiate da Abramo e Tallini? Perché sembra proprio che superato il cerchio magico non esistono altre competenze a Catanzaro se i nomi che ritornano sono sempre gli stessi, l’inossidabile dott. Correggia ed oggi il dott. Munizza, figli delle scelte politiche e manageriali di Abramo e Tallini. Questa è la responsabilità politicamente pesante sottoscritta insieme al gruppo di Forza Italia dove la meritocrazia non è mai stata rintracciata, fatto salvo un principio funzionale di gestione delle partecipate secondo una logica elettorale, quando i rinnovo dei contratti o la definizione di chi avrebbe dovuto lavorare, erano evidenze assoggettate alla matita ed alla cabina elettorale”.

    “La cacciata – perché di questo parliamo, senza giri di parole – del dottor Feroleto dalla Catanzaro Servizi è una pagina nera del comune. Premetto – prosegue la nota di Corsi – che non ho alcun rapporto con il suddetto professionista, ma di averne apprezzato l’operato dalla lettura degli atti e dalle notizie apprese dai dipendenti. Ebbene, il dottor Feroleto andava premiato e non cacciato o costretto alle dimissioni dal sindaco. Ho preso qualche appunto e vedo che con il dottor Feroleto sono stati sottoscritti i nuovi contratti di servizio, ridotta la massa debitoria, regolarizzati i rapporti con le banche, regolarizzato il DURC, avviato l’accordo transattivo con il Comune di San Floro. Operazioni di una sana gestione dell’unica partecipata cittadina che non possono sfuggire al dott. Rosario Munizza che fino ad oggi è stato al vertice dell’organo di controllo contabile interno, il Collegio Sindacale.

    Al duo Abramo-Tallini questo non bastava perché alla vigilia delle elezioni  regionali hanno bisogno di controllare in maniera stretta il consenso all’interno della Catanzaro Servizi”.

    “E’ questo il male storico ed atavico della città di Catanzaro nel duopolio di Abramo e Tallini, quel regno che oggi si deve misurare con la verità che lentamente emerge, che mette in predicato la teoria della “buona amministrazione”, dei bilanci in ordine dove la contrapposizione politica non si può liquidare come umana cattiveria. Invocare ordinariamente una giustizia divina – conclude la nota – senza riconoscere un possibile peccato possibile perché umano, svilisce il valore della fede e chi dice di professarla al binomio dell’ostia e del pugnale che resta una cattiva bestemmia, perché prima della giustizia eterna c’è quella terrena a cui rispondere tutti. Il dottor Feroleto paga il fatto di non essere funzionale a queste manovre e di non essere nel cerchio magico. E’ questa la brutta lezione che da questa vicenda viene data ai giovani, al futuro dei lavoratori della Catanzaro Servizi ed alla città di Catanzaro”.

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