Magorno ritira la candidatura a governatore

Il senatore di Italia Viva: "Non ci sono le condizioni, un segno di maturità fare un passo indietro". Rosato: "La Bruni? Una brava scienziata ma nessuno di noi l'ha mai sentita"

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    Italia Viva ritira la candidatura del senatore Ernesto Magorno alla presidenza della Regione Calabria. L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa a Lamezia Terme  dal coordinatore nazionale di Iv, Ettore Rosato, e dallo stesso senatore Magorno.

    Generico luglio 2021

    “Italia Viva – ha affermato Rosato – fa un passo avanti, nel senso che non saremo noi lo strumento per poter dire a qualcuno che perde le elezioni. Il centrosinistra sta dimostrando di competere solo per distribuire gli 11 consiglieri di opposizione, non per cercare di costruire un’alleanza che possa vincere e governare bene questa regione. Ringrazio il senatore Magorno per il lavoro svolto in questi mesi, teso a raccogliere anche le grandi qualità che questa regione può esprimere: noi ci siamo detti da subito disponibili su una candidatura di un sindaco ad altezza della sfida, questo non è stato raccolto: stanno correndo dietro De Magistris, mi sembra – ha aggiunto il coordinatore nazionale di Italia Viva – sia la scelta peggiore che il centrosinistra potesse fare”.

    A sua volta, Magorno ha ricordato che “Italia Viva in questi mesi ha proposto un’alternativa per la Calabria, una coalizione riformista, democratica, di centro, cattolica, con le forze migliori. Ma ci siamo resi conto che queste elezioni regionali non saranno quelle che decideranno la svolta: la Calabria può farcela ma a condizione che ci sia un governo dei territori. Avevamo chiesto a viva voce un candidato presidente che fosse un sindaco, che venisse dai territori, ma siamo rimasti inascoltati, e il centrosinistra non ci ha mai chiamato per ragionare delle scelte che si mettevano in campo. L’unica volta che ho parlato con il commissario regionale del Pd – ha sostenuto il senatore di Italia Viva – è stato in un bar, e in quell’occasione mi venne annunciata una candidatura, che poi quella che io ho definito la ‘banda degli onesti’, Francesco Boccia e il commissario Graziano, hanno destabilizzato e tradito”.

    Magorno ha poi osservato: “Abbiamo deciso di fare un passo indietro, perché c’è bisogno di dimostrare che si è capaci fare un passo indietro, che non si investe per se stessi, ma per una coalizione, per un progetto che noi abbiamo per la Calabria e che porteremo avanti. Nei prossimi giorni – ha concluso il senatore di Iv – decideremo cosa fare, con chi andare e come andare alle prossime elezioni regionali. La Santelli e’ stata una grande presidente della Regione, aveva iniziato un percorso importante. L’augurio è che in questa fase che sara’ di transizione il prossimo presidente della Regione segua quel solco. Sanno tutti che l’ho sostenuta e l’ho votata, non l’ho mai nascosto”.

    “Non c’è stata nemmeno una telefonata da parte del centrosinistra e del Pd, a dimostrazione del fatto che l’interesse del Pd è distribuire gli 11 posti di opposizione e non costruire un’alleanza in grado di battere il centrodestra”, ha affermato durante la conferenza stampa Ettore Rosato. “Da questo punto di vista, non siamo interessati a questa partita. Se dovesse arrivare la telefonata? Vediamo cosa dicono: certo telefonare a noi e a de Magistris insieme dicendo che c’è un progetto per la Calabria… Mi sembra che il progetto di de Magistris per la Calabria, avendo chiuso l’esperienza napoletana, sia quello di trovare uno stipendio in Calabria”, aggiunge.

    Rispondendo a una domanda su Amalia Bruni, la ricercatrice di fama internazionale candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, Rosato osserva: “Non la conosco, non si è presentata, non so quanti calabresi la conoscano”. “E’ una persona che dal punto di vista scientifico ha un curriculum straordinario, che ha tutto il nostro rispetto e la nostra ammirazione, e che svolge una grande funzione, ma nessuno di noi l’ha mai sentita”, conclude.

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